Rassegna storica del Risorgimento
EMILIA ; STATO PONTIFICIO ; GIORNALISMO
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1944
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246
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246 Libri e periodici
in ima posizione di passività assoluta. E il Balbo dovette sostituire alla volontà del suo confidente la propria per promuovere le opportune contromisure.
Così, su per gin, Carlo Alberto fu sempre di poi. Dopo le amarezze del 1821 si orientò, è vero, verso altri propositi e verso altri ideali; ma in tutti i momenti più drammatici della sua vita politica (non è il caso qui di esemplificare) non agi quasi mai per impulso spontaneo e vigoroso: pur animato da desiderio di promuovere il bene del suo popolo, fu spinto olle supreme decisioni quasi sempre da circostanze esteriori e talvolta fortuite, da pressioni e da resistenze, da consigli insìstenti di persone che avevano grande potere sul suo spirito accasciato dagli interni tormenti. Le stesse riforme (su coi l'A. giustamente s'intrattiene a lungo perchè costituiscono, anche se in esse vi è forse meno novità di quel che si crede, uno dei più reali meriti di Carlo Alberto) subirono l'opera di freni e di inceppamenti, che sono l'indizio certo di risoluzioni non mai pronte e sicure.
Risente ancora alquanto questo lavoro, che ha peraltro lodevoli pregi di esposizione e di sintesi, dell'influenza della tendenza apologetica, che è invalsa sino ad oggi nello stadio della formazione spirituale di Carlo Alberto. È necessario, invece, penetrare nella sua vera natura, che parve fatta apposta per accogliere in sé tutti i più discordanti sentimenti, risalire alla causa intima dei suoi errori, purificati dai sacrifici più sublìmi per la redenzione della Patria, rendersi ragione delle sue sofferenze, sopportate con tanta dignità e con tanto stoicismo, se si vuol comprendere veramente la sua nobile figura, ben meritevole della nostra calda simpatia e della nostra viva ammirazione.
MARINO CTRAVEGNA
EMMA DETTI, Margaret Fullcr Ossoli e i suoi corrispondenti con lettere inedite di Giuseppe Mazzini, Costanza Arconatì, Adam Mickiewìcz, Lewis Cass, Jane Carlyle, Maria Mazzini, Elizabeth Barrett Browning, Cristina Trivulzio di Belgioioso. Ralph Waldo Emerson (Studi e documenti di storia del Risorgimento XXIV); Firenze, Le Monnier, 1942, in 16, pp. VII-370. L. 40.
CATERINA EMANUELE DI TORRALTA, Mazzini e il problema sociale; Palermo, Arti grafiche Castiglia, 1941, in 8, pp. 199. L. 12.
WOLFANGO GIUSTI, Mazzini e gli Slavi; Milano, I. S. P. I., 1940, in 16. pp. 357. L. 20.
ULDERICO BARENGO, Vicende mazziniane e garibaldine nelle carte dei Carabinieri reati (Memorie storiche dei Carabinieri Reali, II); Roma, Museo storico dell'Arma, 1942, in 8, pp. 235. L. 20.
ITALIA CREMONA COZZOLINO, Maria Mazzini ed il suo ultimo carteggio con 79 lettere di Giuseppe Mazzini, Firenze, La Nuova Italia, 1939, in 8, pp. CLX-365. L. 25 La prima edizione era ITALIA CREMONA COZZOLINO, Maria Mazzini ed il sua ultimo carteggio con 79 lettere inedile di Giuseppe Mazzini, Genova, Imperia, 1927, in 8, pp. CLX-365. L. 25.
Con parecchio ritardo, e no chiediamo venia agli A A., vogliamo doro notizia di alcune opere uscite, in questi ultimi anni, su Giuseppe Mazzini e sul suo ambiente.
Un libro che può essere un modello per chi voglia rievocare una figura straniera nel nostro Risorgimento, è quello di Emma Dotti su Margaret Fuller Ossoli. La personalità di questa americana è di per se lieve, ma l'A. riesce a farla rivivere nelle sue passioni e nel suo ambiente con finezza di esposizione e profondità di sentimento che rendono la sua ricostrnzione assai interessante. Cose lontane da noi, corno la vita provinciale americana degli inizi del secolo XIX, vengono presentate con tanto caldo realismo, da farci entrare completamente nello spirito di quel popolo, nei bisogni spirituali