Rassegna storica del Risorgimento

EMILIA ; STATO PONTIFICIO ; GIORNALISMO
anno <1944>   pagina <252>
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252 Libri e periodici
seria e illibata, ben merita il Meneghini di essere ricordato e annoverato tra i più fedeli rappresentanti di un'età fortunosa ed cruicu clic prepara la redenzione della Patria dal lungo servaggio. MAMNO C
VITO C. G ALATI. Ippolito Ni evo; Varese, Istituto editoriale Cisalpino, 1942, pugg, 451, L. 50.
È uno studio densissimo, rivolto, noli' intendimento dell'A., ad una valutazione rigorosa e conclusiva dell'opera nieviana. considerata nei suoi genuini valori artistici, etici, politici. E divisa in tre parti: nella prima il Gala ti traccia con mano sicura la biografia del Poeta servendosi non tanto di dati estrìnseci quanto di intime riflessioni sui momenti capitali della sna vita, come necessaria preparazione per dare dello scrittore una sagoma omogenea e compiuta. Segue l'analisi, minuta e attenta, delle opere del Nievo, dai primi balbettamenti dei versi del 1854 e del 1855 alle liriche, olle tragedie, alle prose varie, al romanzo, ricondotto a quella unità fondamentale, da alcuni critici recisamente negata, che riproduce la formazione e la conquista eroica attraverso il duro e lungo sacrificio di tre generazioni, di una coscienza italiana civile, etica, religiosa. L'ultima parte, in quattro lunghi capitoli, ricchi di acute osservazioni, si prefigge di dimostrare che il Nievo, anche se non ebbe commessi uffici diplomatici o politici di qualche rilievo, ripensò peraltro, risolvendoli in sé e nell'opera sua di let­terato, alcuni dei problemi più ponderosi e appassionati del suo tempo ed ha perciò diritto di essere considerato come uno degli artefici ideali del nostro Risorgimento. Chiudono la vasta monografia l'elenco degli scritti editi vivente l'autore, l'elenco degli scritti postumi, l'elenco degli scritti inediti e una bibliografia ragionata, diligentissima dal giugno 1854 al marzo del 1941 (non vi ho riscontrato che una sola dimenticanza: il volume assai bene informato del Gislon. Ippolito Nievo e la sua famiglia, uscito a Padova nel 1935).
È tanta la materia contenuta in questo libro, per molli lati pregevole, e son tanti gli elementi che conferiscono alla ricostruzione della personalità del Nievo che a con­fermarli o a discuterli ad uno ad uno ci vorrebbe un lungo discorso. Mi limiterò ad annotare qui, assai in breve, ciò che mi pare non si adegui del tutto all'impegno che si è assunto con tanto fervore il Galati. H cui lavoro, se è preciso nella grave ricerca dì notizie e dì ragguagli, e vivo e sostenuto nella lineazione del carattere dello scrit­tore e nella rappresentazione dello sfondo del suo tempo e del clima dell'ambiente in cui operò e visse, non è altrettanto felice quando si addentra nel dominio particolare dell'arte sua. Non del tutto convincenti, ad esempio, sono le molte pagine che tendono a dimostrare che vi è nelle Confessioni una continuità logica e necessaria la (piale mira a creare rarchitettura e l'interno della vita italiana di un'epoca determinata.
D'accordo perfettamente che il Nievo non ha costruito la sua opera maggiore a pezzetti, occasionalmente, aggregando mozziconi presi a caso qua e la; ma se non vi manca in casa ciò che l'A. chiama il motivo fondamentale, vi mancano peraltro IH fusione Ìntima delle varie vicende estrìnseche, l'armonia sapiente tra la materia e la forma, la coerenza estetica* la solida compagine espressiva: tutti segni codesti, e i soli, dell'arte grande e duratura. Checché si dica, il Nievo è poeta si (intesa la parola nella sua pia larga accezione), ma poeta dì corto respiro: ha l'amore degli orizzonti sconfi­nati ma. *olo di rado sa trasmutare in attivi i fatti molteplici fervidamente immaginati o rievocati con il tono di chili ha vissuti o uditi o visti. Di qui l'alternarsi, nelle sue scrit­ture, di pagine limpide e ariose, meravigliose talvolta per finezza spirituale, con pa­gine o troppo stipate o svagate e bianche; ciò che ingenera nel lettore l'impressione di alcunché di discontinuo, di lacunare, di incompiuto. Difetti che si rivelano natural­mente, in più larga misura, nelle opere minori, il cui valore e piuttosto documentario in quanto fermano, soprattutto, stati d'animo intima incute legata allo svolgimento