Rassegna storica del Risorgimento

EMILIA ; STATO PONTIFICIO ; GIORNALISMO
anno <1944>   pagina <257>
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Vito ddVTstituto
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Le tristi condizioni finanziarie indussero il prof. De Sanctia a chiedere e ad otte-nere dal Ministero il permesso di aumentare le quote sociali. Di questo primo assai lieve aumento fu data notizia ai soci, a mano a mano che si rendevano libere le varie Provincie con la seguente circolare.
Roma., data del timbro postale Egregio Consocio*
Chiamato ad assumere le funzioni di Commissario Straordinario dell*Istituto, mia prima cura è stata quella di esaminare la possibilità di ripresa sia della Rassegna Sto­rica del Risorgimento sia della Biblioteca Scientifica. L'aumento vertiginoso delle spese di stampa (un fascicolo della Rassegna viene a costare oggi esattamente il decuplo di guanto costava nel 1943) impone nuovi e gravi oneri, che non possono essere affrontati con i messi normali. Infatti, interrotti praticamente i contatti con i soci dal settembre 1943, cessava da parte di questi ogni corresponsione di quote alla Sede Centrale, mentre, d'altro canto, era ridotto a nulla il ricavato dalla vendita delle pubblicazioni e veniva a mancare ogni altra fonte d'introito, escluso il contributo ministeriale, neppure sufficiente quest'ul­timo a coprire le spese di mantenimento del Museo e dell'Archivio.
In queste condizioni, dopo aver proceduto a sensibili riduzioni nel personale e ad un più severo controllo delle spese, si rendeva necessario un ritocco delle quote di associazione per adeguarle ai costi delle pubblicazioni e alle necessità dell'ente.
A tale effetto, ottenutane l'autorizzazione dal Ministero della Pubblica Istruzione (let­tera del 27 novembre 1944, n. 1714) e con l'approvazione del Comitato consultivo da me costituito (seduta del 19 gennaio 1945), ho deliberato di aumentare le quote sociali nella seguente misura:
IÌ'"''.* *-.Ml ( Persone: da L. 25 a L. 75 À .. . ( Persone: da L. 400 a L. J00O
aoci ordinari i T? . jn lr,rt soci vitalizi ( -E . . nn ~ ITAA
/ Enti: da 40 a 100 / Enti: da 600 a 1500
Sono certo che gli antichi e fedeli soci dell'Istituto si renderanno conto delle ragioni che hanno imposto gli aumenti e vorranno di buon grado e sollecitamente venire incontro alle presenti difficoltà versando nel nostro c/c postale n. 1(16947 le quote non ancora corri­sposte. S'intende che il nuovo canone di associazione di L. 75 per le persone e di L. 100 per gli Enti entra in vigore solo a partire dal 1 gennaio 1945.
Prego contemporaneamente i soci di voler indicare all'Amministrazione dell'Istituto il numero dell'ultimo fascicolo della Rassegna ricevuto, in modo che si possa provvedere all'invio di quelli non pervenuti nel 1943.
Sono lieto d'informare che, oltre alla Rassegna l'Istituto conta di far uscire tra non mólto tempo anche il secondo volume del Guglielmo Pepe di Ruggero Moscati, e il terzo dell'a Epistolario di Nino lìixio curato da Emilia Morelli.
Nella fiducia di poter contare sulla Sua rinnovala adesione, Le porgo anticipate grazie e distinti saluti.
Il commissario straordinario GAETANO DE SANCTIS
Quantunque l'aumento fosse anche approvato dai membri del Comitato consultivo provvisorio nella loro prima seduta del 19 gennaio 1945, non sono mancate proteste e rifiuti. Nessuno, però, ha suggerito un mezzo efficace per non fare aumentare le spese*
Per ridurre queste il prof. De Sanctis ha dovuto, con molto rammarico, rinunciare all'opera di quattro affezionai i e diligenti impiegati, la cui attività ora stata sempre ap­prezzata dalla Direzione e dai soci die ne conoscevano l'attaccamento all'Istituto e la capacitai doti. Franco Barbieri, amministratore, signorina Teresa Buggeri, assistente, uscieri Alfio Costa e Gaetano Amabile. Sono stati anche dimezzati gli assegni di un'altra impiegata e ai tre rimanenti (due signorine ed nn usciere) non si souo corrisposti tutti gli aumenti dovuti per legge.