Rassegna storica del Risorgimento

DIPLOMAZIA ; CARLISMO ; SPAGNA ; STATO PONTIFICIO
anno <1947>   pagina <14>
immagine non disponibile

14
A. C. Jemolo
Una congregazione straordinaria aveva quindi deciso che monsignor Amat chiedesse i passaporti e si ritirasse a Parigi. Ma quivi giunto nel settembre, era raggiunto dall'ordine, inviatogli il 22 ottobre 1835, di ritornare a Roma.*)
La fiducia nella causa del carlismo rimase a lungo salda, a Roma e a Torino.
Nel luglio del 1837 veniva a Roma il conte Broglia di Mombello. Ufficialmente egli era l'incaricato di affari sardo a Firenze, venuto a Roma per affari privati; ma alla S. Sede era già noto trattarsi del nuovo ministro, destinato a sostituire il marchese Grosa, che il 30 giu­gno aveva lasciato la sede.
Il Broglia era un fedele del Sol aro; restò ministro fino al dicem­bre 1846, continuando poi a vivere tra Roma ed i Castelli, molto legato ai padri gesuiti, nella cui chiesa di Galloro, dove lo colse repentina morte, è sepolto.
Ora allorché il 30 luglio 1837 Gregorio XVI gli dava udienza, gli diceva che trionfando la causa di Don Carlos è da.sperare che si risolva ogni cosa in bene, e si ristabilisca l'armonia fra' vari potentati di Eu­ropa vacillante: e qualche giorno prima il cardinal Lambruschini gli aveva detto di credere che fra tre o quattro mesi don Carlos sarebbe stato a Madrid e questo avrebbe abbassato le speranze dei liberali, e consolidato l'ordine attuale in Italia. 2)
In tutti i tempi gli uomini di governo e non questi soltanto hanno sempre creduto probabile ciò che hanno desiderato ed hanno considerato con deciso sfavore chi cercava di abbattere le loro radiose previsioni. Ma sarebbe arduo dimostrare che la politica delle previsioni ottimistiche sia sempre la migliore politica.
A. C. JEMOLO
1) Tutte le lettere ed atti citati sono tratti dall'Archivio Vaticano, Segreteria di Stato, 249, Nunziatura di Spagna.
2) Archivio di Stato Torino, Lettere Ministri a Roma, 337 cartella 14: confidenziale del Broglia 13 luglio e 29 agosto 1837.