Rassegna storica del Risorgimento

1848-1849 ; DIPLOMAZIA ; DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; SARDEGNA (
anno <1947>   pagina <17>
immagine non disponibile

Napoli e Torino tra rivoluzione e reazione 17
rinvio a novembre delle sedute del Parlamento.J' Il re pareva determinato a resistere ai partiti estremi, per aver libertà d'azione nella questione siciliana, pur mantenendo una posizione media tra le opposte tendenze estreme sia in senso retrogrado sia in senso democratico. In questa politica di mezzi termini lo sosteneva bene il Ministero non troppo reazionario né troppo liberale, e quindi egli voleva impedire che l'ostilità delle Camere lo potesse costringere a sosti­tuirlo. 2)
Un contegno analogo tenevano gli organi responsabili riguardo alla disfatta piemontese in Lombardia e all'armistìzio Salasco. Ben lo notava nelle sue lettere al Governo piemontese il conte Augusto Avogadro di CoHobiano. Vecchio ed esperto diplomatico, oriundo di nobile e antichissima famiglia biellese,3) egli era, in quel critico momento di trapasso dalla rivoluzione sconfitta alla reazione nuovamente trionfante, ambasciatore di S. M. Sarda a Napoli. Acuto nell'esame dei fatti, sereno nella formulazione dei giudizi, apparteneva, per antica tradi­zione dinastica e per affinità spirituale, a quel ceto moderato che annoverava le migliori menti del Piemonte. Perciò nelle sue relazioni appaiono equamente vagliate le responsabilità dei governi retrogradi e quelle dei partiti esaltati ; non solo, ma dalla osservazione delle contingenze egli sa, con spirito filosofico , dedurre considerazioni di valore generale, le quali rendono veramente singolari molte delle sue relazioni diplomatiche.
All'indomani della triste sconfitta egli, appunto riguardo all'atteggiamento borbonico verso il Piemonte, scriveva: .Malgrado la poca simpatia che si può supporre al Governo per le cose nostre, il medesimo non si mostra prendere quella parte esultante che si potrebbe credere a prima giunta. *)
1) Collobiano, 9 settembre 1848.
2) Collobiano, 14 agosto 1848.
s) Sulla antichissima famiglia Avogadro, divisasi in vari rami, cfr. le notizie date da L. BOBELLO e M. ZXJCCHI, Blasonario Biellese, Torino 1929, pp. 5-9. Augusto nacque a Chambry il 18 giugno 1781 dal conte Luigi Ottavio e da Marianna Caresana di Carisio. Paggio d'onore di Vittorio Amedeo IH fu, dal 1806 al 1816, al seguito del re di Napoli. Richiamato da Vittorio Emanuele I dopo la restaurazione, fu nominato nel 1818 segretario di legazione in Brasile, ove l'8 dicembre 1821 fu promosso incaricato d'affari. Nel 1824 si recò a Costantinopoli con la carica di consigliere di legazione; nel 1827 fu inviato a Lisbona come inca­ricato d'affari e, il 18 gennaio 1829, a Monaco di Baviera. Di qui fu richiamato da Carlo Alberto ed esonerato dal servizio per aver commesso l'imprudenza di corrispondere per mezzo della posta austriaca, biasimando la condotta di Vienna (7 febbraio 1832). Tornato in servizio, il 29 settembre 1838 fu nominato incari­cato d'affari negli Stati Uniti d'America; il 19 dicembre 1842 fu destinato Mini­stro in Russia e, infine.il 22 gennaio 1848, Ministro a Napoli, ove rimase fino al 1852. Mori a Torino il 10 marzo 1858. Ho tratto le notizie riguardanti la carriera diplomatica del Collobiano specialmente dall'Elenco degli Inviati Sardi (1814-61) esistente nell'A. S. T. Devo invece quelle riferentisi alla di lui vita privata e fami­liare alla gentilezza del conte Federico di Vigliano, che, com'è noto, coltiva con amore e competenza le memorie dei suoi avi. Di lui m'è stato specialmente utile uno studio su H generale Flaminio Avogadro di Valdengo, in Iti. Biell., nov. 1939-nov. 1940, pp. 17 e 18. Un cenno importante al richiamo del Collobiano da Monaco è in F. SALATA, Carlo Alberto inedita, Milano 1931, p. 183.
4) Collobiano, 14 agosto 1848.