Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI ; FIRENZE
anno <1947>   pagina <44>
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Ersilio Michel
supposta fuga di Napoleone e del processo economico intentato, In conseguenza, ai me­desimi; del supposto arrivo di Florestano Pepe in Toscana (p. 180), del passaggio delle truppe austriache (p. 188), dei rapporti dello scrivente col re di Napoli nel suo passaggio da Firenze, tornando da Lubiana (p. 207), del complotto costituzionale ali* Elba (p. 224);l) in fine, del principe di Canosa, nominato ministro dell'Alta Polizia. Questi vorrebbe condurre a Napoli il Torelli; ma egli, memore del trattamento già rice­vuto dal governo borbonico, rifiuta decisamente l'invito (p. 226).
Il secondo volume, di pp. 282, comprende un periodo di poco più che nove mési, cioè dalla fine di marzo 1821 al 17 gennaio 1822, e presenta la stessa varietà e curio* sita degli argomenti trattati. Basti accennare ad alcuni: amorazzi del principe di Ca-rignano durante il suo esilio a Firenze (p. 83), trame dei Greci a Livorno (p. 85 segg.), dimissioni del principe di Canosa (pp. 100101), lettera anonima trovata sul tavolo del Re a Napoli (p. 115), colloqui col ministro d'Austria in Pisa, nella locanda delle Tre Donzelle (p. 142), partenza da Livorno di un bastimento con 40 individui per la Gre­cia (p. 151), lettere di un corrispondente da Napoli (p. 197), attriti tra il Canosa e il Frimont a Napoli (p. 211), risse fra ebrei e Greci a Livorno e a Pisa (p. 234), in fine, molte notizie sulla Corte e sul governo napoletano: debolezza e volubilità del re, protezione accordata dagli austriaci ai ribelli più famosi (pp. 270, 281).
Il terzo volume, di pp. 235, tratta di avvenimenti svoltisi tra il febbraio e il no- Vembre 1822. Particolarmente notevoli varie lettere da Napoli, allo scrivente, sulle trame dei settari e sulla cecità del Re e del Governo, la satira degli studenti di Pisa (p. 34), la lettera del principe di Canosa all'autore in data 4 marzo (p. 37), le notizie riferentesi alla rissa avvenuta a Pisa fra Lord Byron, i suoi uomini e il sergente maggiore Masi (pp. 4958), gli accenni alle sette dei Filomusi e dei Redentori (p. 101), le Riflessioni da tenersi presenti per il regno di Napoli (pp. 104-113), le lettere 22 e 24 maggio 1822 dello stesso Torelli al Ministro d'Austria sulle cose di Napoli e del 27 successivo concernente il principe di Canosa a Porto S. Stefano diretto a Genova, dopo la sua rinunzia e il ritorno al governo del Medici (pp. 117124), le notizie sui funzionari toscani che si vantavano di liberalismo (p. 171), e sulla diffusione della Carboneria a Napoli. Frase comune: Vado alla Vendita, come si direbbe: Vado a teatro (p. 186), ecc., ecc.
Fanno parte dello stesso gruppo (ms. 738) e hanno la medesima provenienza altri manoscritti concernenti più specialmente gli avvenimenti dell'Italia meridionale. H quarto della serie s'intitola; Memorie segrete del Gabinetto di Napoli e Sicilia per servire alla vera storia di quel paese dal 1790 fino al 1818 trovate nel portafoglio di un viaggiatore americano. Eccone gli argomenti più salienti: notizie sui personaggi che ebbero parte principale negli avvenimenti e sui martiri della Repubblica napoletana; tentativo di processare il cardinale Ruffo per i disordini e delitti avvenuti; azione del duca d'Ascoli, altra bestia nera come il Medici; intrighi di cortigiani e ministri per facili-tare il ritorno dei francesi; malgoverno nell'isola e inimicizia dei siciliani verso i napole­tani; disgusti della Regina con gli inglesi; amori del Re; azione esercitata da Lord Bentink e contrastata dalla Regina; misure adottate contro gli emigrati napoletani; convocazione del Parlamento; il Bentink domanda l'allontanemento della Regina
l) Cfr. in proposito E. MICHEL, Un complotto militare alVisola d'Elba, in Rassegna storica del Risorgimento, a. Vili, 1921, fase, straordinario commemorativo dei rivolgimenti del 1820-21, pp. 107-130.