Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI ; FIRENZE
anno <1947>   pagina <48>
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Ersilio Michel
di uno stadio anonimo sui caratteri di 48 senatori fiorentini scritto in occa­sione dell'approssimarsi della fine dell'ultimo granduca mediceo (maggio 1737), perche servisse di norma ai nuovi ministri (n. 307. 4, 6), e una filza con titolo esterno: Abbondanza. Cose diverse dal 1746 al 1757 (n. 40). Metà della filza è costi­tuita da vari recapiti del Magistrato dal 1745 al 1752; nell'altra metà si con­tengono i listini stampati dei prezzi delle grascie vendute sulla piazza di Firenze dal 1747 al 1757.
Seguono una copiosa raccolta di documenti relativi all'ammissione dei cattolici armeni in Livorno, redatti in varie lingue, per lungo periodo di tempo, sino al 1763 (nn. 123-124); vari estratti da un Diario fiorentino inedito, dal 1737 al 1765, i docu­menti, in copia, tratti dagli Archivi toscani e concernenti il governo di Pietro Leo­poldo (n. 308, III): gli uni e gli altri servirono allo storico fiorentino Giuseppe Conti, dei nostri tempi, per la redazione della sua opera: Firenze dopo i Medici E poi, varie puntate manoscritte della Gazzetta Galante di Firenze, degli anni 1775-1776 (n. 39) e tre biglietti del granduca Pietro Leopoldo, senza firma e senza data (n. 19), che sem­brano essere appartenuti ad una raccolta e diretti a persone del governo, forse qualche segretario; in uno si accenna ad un prossimo ritorno a Firenze e a un consiglio di ministri; in un altro, all'esame del manoscritto di un'opera che si voleva dedicare allo stesso principe.
Particolare importanza per la storia religiosa, e più specialmente per il movi­mento giansenista in Toscana nell'ultimo trentennio del sec XVTII, presentano le carte diverse di mons. Scipione de Ricci, vescovo di Pistoia. Fra le varie lettere ve ne sono due a mons. Pierfrancesco Foggini, a Roma (nella prima, in data 8 novembre 1774, tratta della necessità di riforme negli studi e nella disciplina del clero), tre indi­rizzate al suo vicario o provicario, e una, in copia, dalla sua villa di Mignana, 12 otto­bre 1799, all'arcivescovo di Firenze, di piena ritrattazione delle dottrine professate e di illimitato ossequio al magistero della Chiesa romana (n. 59.8), e poi altra lettera, in altro inserto di documenti, indirizzata da Pistoia, 4 ottobre 1784, al segretario gran­ducale Galluzzi (n. 186.3) e, in fine, altre nove tutte indirizzate al canonico Giovanni O* Kelly, vicario, prima di Prato e poi di Pistoia (n. 143.9). Ve ancora una miscella­nea di lettere, appunti d'argomento diverso, copia di un poemetto Maria oltraggiata in Prato e Pistoia, un sonetto contro lo stesso vescovo, copia della memoria di Ini all'As­semblea di Parigi, note di libri, stampati diversi, studi ecclesiastici, ecc., ecc.1) Riguar­dano ugualmente il movimento giansenistico le copiose lettere indirizzate al canonico Antonino Baldo vinetti, proposto di Livorno, dai numerosi suoi corrispondenti, negli anni compresi tra il 1771 e il 1797: assommano tutte insieme a varie centinaia e formano ben 15 inserti-(nn. 144-158), l'ultimo dei quali contiene solo le lettere di mons. de Ricci. Segue (n. 159) una busta contenente carte diverse: Deputa­zione sopra i monasteri. Vicariato generale di Firenze. Vi sono riunite le leggi e i decreti sovrani del 1784 concernenti la Deputazione sopra i conventi di monache
*) È noto agli studiosi come nello stesso Archivio di Stato di Firenze sia depo­sitato e custodito tutto 1'Archivio del vescovo de Ricci, fornito di un apposito inven­tario (n. 341). Ad esso sono stati riuniti vari manoscritti che facevano, prima, parte di questa serica Acquisti e Doni: ad es. il Diario di viaggio compiuto dall'abate Giuseppe Martelli, in compagnia del canonico Scipione de Ricci, dal 23 febbraio al 1 giugno 1775.