Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI ; FIRENZE
anno <1947>   pagina <51>
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L'Archivio di Stato di Firenze 51
della Biblioteca MagliabecHana, daini luglio 1799 al 1 dicembre 1800 (n. 2), 0 i dispacci della Segreteria granducale in Vienna al Senato Fiorentino, indi ai compo­nenti la Reggenza dal 18 luglio 1799 al 12 ottobre 1800, numerati progressivamente (precede il relativo repertorio e seguono sette dispacci o inserti senza numerazione) (n. 48), le lettere del presidente della Deputazione del Commercio di Livorno al Senato fiorentino, circa gli approvvigionamenti dei viveri per l'armata austro-russa (aprileluglio 1800), la memoria della medesima Deputazione circa l'imprestito richiesto alla stessa città per l'armamento della Toscana (21 agosto 1800), ecc., ecc. (n. 49: 30, 33, 34).
Seguono nella busta seguente (a. 50) ordini e rapporti concernenti la polizia in Livorno e in Pistoia, dell'agosto 1801, le carte relative alle commende di Malta (1801-1802), la dimostrazione militare economica del R. Corpo dei Cacciatori Volontari di Livorno (1804), i recapiti relativi alle spese per la guarnigione francese in Pisa (giugno 1805) e in Livorno (settembre successivo), il progetto s. d. di una linea di navigazione tra Livorno e alcune colonie spagnole, ecc. Altre carte e documenti, con diversa collocazione, si riferiscono agli stessi primi anni dell'Ottocento, ma hanno carattere economico piuttosto che politico. Da segnalare, tra gli altri, vari inserti relativi alla lavorazione della lana e della seta in Toscana, al prosciugamento del padule di Fucecchio e del lago di Bientina (n. 171), alla produzione del sale (n. 23.1), all'appalto della Magona del ferro nell'isola d'Elba, ecc., ecc. 2)
Singolare importanza presenta un manoscritto anonimo, ma attribuibile forse ad un altro agente segreto, Domenico Rivolti.3) Reca questo titolo : Frammento di un volume di notizie dal 1806 al 1809 date da un anonimo a Maria Carolina d'Austria e ad altri: ne esistono due copie pressoché uguali (nn. 66 e 197.1). L'opera originale, completa, doveva essere piuttosto voluminosa; ma non ne è rimasto che questo terzo quinterno, spedito alla Regina, come vi è dichiarato, il 31 marzo 1809. E una specie di diario o copialettere numerato, che si inizia coln. 109 e colla data 31 ottobre 1806, e redatto con molta franchezza e libertà di giudizio. Vi sono riferite copiose notizie e informazioni politiche interne ed estere, registrati discorsi sentiti e colloqui avvenuti, riportati documenti, in sunto, ma talora anche integralmente. Lo scrivente, tra l'altro, deplora che non sempre le sue lettere giungano nelle mani della sovrana, dimostra le più grandi premure per la di lei salute e sicurezza e più volte la esorta a non fidarsi dei regi ministri. Il notiziario va oltre il giorno dichiarato della spedizione del mano­scritto, in quanto giunge sino al 17 aprile 1809; sotto la data del 1 dello stesso mese
!) Questo manoscritto fu ceduto all'Archivio da Antonio Zobi che nell'opera precedentemente citata rammenta il proposto Fòssi con parole onorevoli. Cfr. Storia civile della Toscana, voi. Ili, p. 389,
2) Cfr. jf. TAZIO, Relazione sugli Archivi di Stato italiani, cit., pp. 219 e 221.
3} Domenico Rivolti fu uno dei tanti agenti segreti di cui si servì Maria Ca­rolina sul continente per fax recapitare le lettere che spediva da per tutto e per averne informazioni d'ogni specie. Pare sia stata persona di qualche considerazione, forse un antico impiegato dei Borboni rimosso dal servizio dai nuovi padroni. Cfr. E. CASANOVA, Lettere inedite di Maria Carolina Regina delle Due Sicilie (1806-1809) in Miscellanea Napoleonica, a cura di A. Lumbroso, Serie III-IV, Roma, 1897, pp. 461-536, con fac-simile Le lettere pubblicate sono 49: le cinque tralasciate sono naturalmente meno importanti e significative.