Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI ; FIRENZE
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1947
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Ersilio Michel
di quel Comune, verbale di consegna delle ormi, osservazioni non favorevoli sul servizio prestato in quell'occasione dai Cacciatori volontari pontifici di frontiera, note delle apese sostenute, ricevute dei vetturini, ordine del giorno del Granduca, Firenze 21 novembre 1845, di lode per gli ufficiali e la truppa delle due compagnie del 1 Reggimento di linea e per rassegnazione straordinaria a tutti, dal sergente al soldato comune, di cinque giorni di paga.
Non mancano, neanche per questi anni, lettere isolate e carteggi più. specialmente di importanza letteraria. Sono da segnalare particolarmente la corrispondenza dell'abate Antonio Zanno ni, bibliotecario della Riccardiana (n. 98) (vi sono, tra le altre, lettere a lui di Pompeo fìaldasseroni. Salvatore Bongi, Luigi Crisostomo Ferrucci, Francesco Puccinotti, vari scritti letterari dello stesso abate e carte e appunti relativi alla direzione della Biblioteca); la lettera di Gio. Batta Niceolini, 7 settembre 1841, al dott. Pietro Betti, soprintendente della Sanità medica in Toscana (n. 25.4), quella di Gioacchino Rossini a Ferdinando Giorgetti, Bologna 28 marzo 1845, di lode e di ringraziamento per un sestetto a lui dedicato, le lettere dell'aw, Niccolò Lami, procuratore generale, all'aw. Baldassare Paoli, R. Procuratore a Pisa, d'ufficio e confidenziali, concernenti processi giudiziari, visite alle carceri, perdono ad accusati poli tici, e contenenti anche accenni agli avvenimenti politici del tempo (n. 1.49). Ve in questo stesso inserto una minuta di lettera s. d. (ma del 1847) e senza indirizzo di destinatario, contenente il rapporto delle confessioni fatte dall'ingegnere Alessandro Bicci, processato per delitto di lesa maestà: in esso si afferma l'esistenza, in Pisa e nelle campagne limitrofe, di una società segreta di natura politica, ma* per altro, non avversa di proposito ai governi italiani.
Altri carteggi presentano maggiore consistenza e più spiccato carattere di utilità pubblica. Cosi quello appartenuto a Giuseppe Molimi e relativo al ricupero di codici per la Biblioteca Magliabechiana, all'acquisto di edizioni elzeviriane e di codici pet la Biblioteca Palatina (tra cui opere miscellanee autografe del Savonarola), alla riforma delle biblioteche toscane e a varie altre commissioni ricevute (n. 1.9); quello, più ampio e voluminoso (19 buste: nn. 103121), tenuto da Vincenzo Batelli, quale promotore dell'iniziativa di adornare il porticato degli Uffizi di 28 statue di illustri toscani e, in fine, i carteggi Nerucci e Giannini, l'uno concernente l'amministrazione governativa del Montale, in provincia di Pistoia, e contenuto in due filze (nn. 126-127), e l'altro, costituito di sette buste (nn. 174-180) e concernente affari della Consulta, prima, e del Consiglio di Stato, poi, ed anche singole cause di privati. Fra i documenti staccati sono da segnalare le piante e le note dichiarative per la costruzione della strada ferrata Leopolda (n. 1.23), *) il progetto di riforma della polizia granducale (n. 314) e le Memorie agrarie storiche, statistiche dell'isola del Giglio, dai primi abitatori a tutto Vanno 1847, compilate dal geometra Damele Manzini (n. 232).
Assai copiose e veramente importanti sono le carte che si riferiscono agli eventi fortunosi del biennio 1848-49. Un primo gruppo, di ben 292 documenti (n. 284), appartenuti al tenente generale Ulisse D'Arco Ferrari, riguardano più specialmente il primo periodo della campagna delle milizie regolari e volontarie toscane in Lombardia, sino a che, cioè, il vecchio comandante, impari all'arduo compito, non venne
l) L'ing. Stephenson, secondo è detto nelle note dichiarative, faceva ascendere la spesa della costruzione a Lire fiorentine 13.463.760, comprese le locomotive ed i carri.