Rassegna storica del Risorgimento
RESTAURAZIONE
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1947
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Governatori austriaci, eco.
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La presente proclamazione sarà stampata* pubblicata, affissa in tutte le Comuni dei tre Dipartimenti, a cura dei sign. Prefetti e delle autorità locali. Io invito e prego inol-tre i Sign. Parrochi di farne lettura dall'Altare .e di spiegarne ed inculcarne lo scopo salutare al Popolo alle loro Pastorali cure confidato.
Dato in Ancona il 25 luglio 1815.
Cv. Dr. Ferdinando Felice Dordi
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In quello stesso biennio la città di Bologna doveva diventare il teatro principale dell'impresa di Gioacchino Marat: vi giungeva già alla fine di gennaio del 1814 sostandovi per oltre un mese e lasciandovi buon nerbo di truppe napoletane; ritornava poi a varie riprese durante le fasi della sua mutevole azione militare di alleato e poi di nemico dell*Austria.
Il generale StefFanini, richiamato dallo stato di quiescenza nell'autunno 1813, veniva destinato col grado di maggior generale al comando di una brigata in Italia. *-) Dopo la caduta del governo italico, egli veniva nominato governatore militale e civile delle Legazioni pontificie, con residenza a Bologna dove trascorreva parte del 1814 e del 1815 coadiuvato dall'altro delegato dell'Austria, Dr. E. Eckart.
Approssimandosi a grandi marce l'esercito napoletano, le truppe austriache di Bologna accampavano il 1 aprile la maggior parte fuori Porta S. Felice, per assicurare m ritirata, mentre come ricorda il diligente cronista di quell'epoca conte Rangone nulla omettevasi per dare l'ultima mano ad ogni genere di requisizione ed al vuoto di tutte le case . Da quanto sempre scrive quel cronista, il generale StefFanini lasciava Bologna <c senza nulla pubblicare e prescrivere alcuna norma di condotta alle autorità ed ai cittadini ;2' all'alba del 2 fu anche trovato un proclama indipendentista di Mnrat affisso per mano di alcuni arditi con sopra scritto: morte a chi oserà staccarlo . Steffaniui in quei giorni assumeva un comando di truppa mobilitata e il 4 aprile, presso Spilimberto (Modena), respingeva le truppe di Carrascosa e Filangeri, però il nemico presso Anzola e S. Maria in Strada prendeva la rivincita, riuscendo a tagliar fuori quel generale, che malgrado fosse ferito e circondato da numerose forze seppe alla fine respingere quegli attacchi, e raggiungere, malgrado forti perdite, Guastalla.
Per quante ricerche sieno state fatte fra il materiale salvato dall'incendio che a Vienna nel 1928 distrusse tante preziose carte della Direzione aulica di Polizia e dei fondi sussidiari della Cancelleria Aulica, ben poco è rimasto presso l'Archivio di Stato di Vienna sul periodo trascorso dal generale Steffaniui a Bologna. Alcuni documenti, di cui abbiamo il Regesto, si riferiscono al marzo 1815, precedono cioè la campagna murattiana; essi hanno una certa importanza, giacché da essi appare che era messa in dubbio dalle autorità centrali di Vienna l'energia e l'abilità del generale Steffaniui nell'esercizio dell'alto incarico affidatogli* Sono due exposé del 1<> e 15 aprile del direttore di Polizia barone Hagcr al Cancelliere, che si riferiscono a due rapporti, ricevuti da Bologna, del 24 marzo dello Steffaniui stesso e del 26 marzo del barone Ledcrer, funzionario austriaco pure colà insediato: il barone Hager si lamentava con essi delle
!i Cfr. in Trentino, dicembre 1929, una mia breve biografia sul generale Steffanini. ') Bologna e Pellegrino Rossi per l'Indipendenza d'Italia in Rassegna Storica del Risorgimento , a. III, 1916, f. 1-2.