Rassegna storica del Risorgimento
RESTAURAZIONE
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1947
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Pietro Pedrolti
temporaneo governo della Savoia con sede a Chambery, provincia che gli alleati come abbiamo già detto poi restituirono al suo sovrano legittimo.
Anche di questo nuovo incarico politico militare affidato al generale trentino, per le ragioni anzi dette ben pochi sono i documenti trovati a Vienna. Solo l'archivio del Ministero della guerra ne possiede alcuni, che però si riferiscono alla fine di questa nuova sua missione: il primo è una lettera del generale Frimont datata da Bigione il 1 dicembre 1815, al comando Generale della Lombardia, col quale notificava, per incarico del principe di Mettermeli, la nomina dello Steffanini a i. r. commissario per la consegna dei territori della Savoia al delegato del re di Sardegna. Quel generale appena ricevuto tale incarico, emanava in francese un proclama agli abitanti della Savoia, datato da Chambery il 15 dicembre 1815, la cui traduzione qui si pubblica integralmente.
Proclama
12 barone de Steffanini, maggiore e brigadiere delle armate di S. M. l'Imperatore d'Austria, nominato daS.E.U Generale in capo delle truppe austriache in Francia, Commissario plenipotenziario della stessa potenza per la consegna della Savoia:
Fa conoscere che in virtù dell'atto che egli ha oggi firmato col sign. Luigi Provana di Collegllo, Commissario speciale di S. M. il Re di Sardegna* la parte della Savoia che era stata conservata alla Francia, col trattato del 30 maggio 1814, rientra, in virtù di quello del 20 novembre '15, sotto la dominazione di S.. M. Sarda, ad eccezione del comune di S. Julien, ceduto alla repubblica ed al cantone di Ginevra. Egli dichiara in conseguenza che in base all'autorizzazione conferitagli, il governo esistente cessa in tali provincie, a partire da questo istante e che il governo della parte della Savoia sopra menzionata {fatta eccezione per il comune di S. Julien) passa alle autorità di S. M. il Re di Sardegna, che ne prendono possesso a nome del loro sovrano.
Onorato del comando di questo paese e della missione di farne la consegna, mi stimo felice di trovare una occasione di rendere al Sgn. Prefetto come pure alle autorità civili la giustìzia che si meritano* per lo zelo e le cure con le quali hanno contribuito al mantenimento del buon ordine e della tranquillità pubblica, ed alla sollecitudine da loro posta a provvedere al sostentamento delle truppe di S. M. Imperiale e Reale Apostolica.
Gli abitanti di queste province vedranno egualmente qui l'espressione della mia ricono-scenzaper la buona condotta che essi hanno costantemente tenuta; essami e una sicura garanzia della docilità e della devozione che troverà da essi il governo di S. M. il Re di Sardegna.
Dal quartiere generale di Chambery il 15 dicembre 1815.
Il barone Steffanini.
In una relazione scritta in tedesco del 16 dicembre, lo Steffanini comunicava al generale Frimont, comandante delle truppe austriache in Francia dal quale dipendeva e che aveva il suo quartier generale a Digione, che in base alle sue istruzioni del 27 novembre ed 8 dicembre aveva proceduto il giorno antecedente alla regolare firma dell'atto di cessione della Savoia al delegato del re di Sardegna e del comune di S. Julien a quello del cantone di Ginevra. Lo avvertiva inoltre che quello stesso giorno avveniva la consegna alle truppe sarde, nella quale occasione aveva bandito un proclama, e che quindi lo truppe austrìache di guarnigione nella Savoia, stavano lasciando in tre colonne la regione; l'ultima sarebbe partita il 20 e ad ossa si sarebbe unito egli stesso.
H generale Steffanini rientrato poi di nuovo in Italia prendeva stanza a Verona, dove moriva in attivila di servizio appena sessantenne nel gennaio 1821 quale comandante la linea militare dal Po all'Adige,
PIETRO pEDitorn