Rassegna storica del Risorgimento

AZEGLIO, MASSIMO TAPARELLI D'
anno <1947>   pagina <189>
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Come sono nati / miei ricordi 189
la fine di gennaio e i primi di febbraio l'Azeglio ha quasi certamente steso la prefazione (che solo la falsa data delle edizióni barberìane ha fatto attribuire al 1865) e parte del primo capitolo,
Buttatosi al lavoro non se n'era più ritratto. Oltre i propri ricordi personali, le carte di famiglia (come la dolorosa confessione del fratello Enrico e la lunga esposizione del padre sui doveri verso il Sovrano), le minute di lettere sue 3e. lettere d'altri a lui, molto gli giova­vano gli aneddoti e le notizie che gli inviava il nipote, suasore primo all'opera ed ora incitatore fervidissimo. Né gli mancavano le cose da dire. perchè, cominciando dai Sovrani, ho avuto da vivere con tutti e, se non conosco questa gabbia di matti, detta il mondo, non è per difetto d'esperienza, ricordava a Emanuele il 6 marzo, riecheg­giando quello che più. solennemente doveva aver già scritto nella prefazione: Ebbi alla vita mia ad incontrarmi con grandissimo nu­mero di persone. Volle la mia fortuna che fra queste s'annoverassero uomini di primordine, bellissimi ingegni, alti cuori e rari caratteri. Io spero riuscire a formare de' loro ritratti una galleria, ricca di nobili modelli. Volesse Iddio ch'essa ne producesse un'altra ricca egualmente, quella de* loro imitatori. -) Che era il fine vero di quella specie di au­topsia morale, di quella conoscenza e descrizione a fondo della sua natura, che dovevano essere, i Miei ricordi, quel libro sano, ad usum di chi vien su ch'egli faceva intravedere in una lettera al Barbèra della seconda metà di settembre. La sua vita doveva appunto servire di trama su cui tenere la narrazione di molte altre vite, l'istoria di molte vicende, le riflessioni che ne emergono ecc. ecc.. ') Perchè non gli bastava studiar se stesso ed ingegnarsi di cavare da questo studio utili ammaestramenti: voleva offrire ai lettori miglior derrata, come diceva nella prefazione. Se le materie, i racconti, gli esempi
i) Per la data della prefazione, che risulta adente dalle lettere al Barbèra, ved. A. M. GSI8AX.BERTI, Intorno al testo, cit., p. 192.
3) Miei ricardi, p. 4.
?) Ricci, Scritti postumi, cit., p. 510, dov'è erroneamente attribuita al 1864, e parzialmente e senza data in Annali bibliografici, cit., p.:lS. Il BE RUBRIS, Genesi, cit., p. 418, fuorviato dall'accenno alla prefazione, l'attribuisce al 1865. Anche al­l'Arese scrìverà il 3 luglio: Io lavoro molto e presto avrò finito il primo volume delle mie Monioxiu, che saranno le memorie di molti; inedita, in Archivio Arese, Osnago (Como). :'J.c me sui: servi de ma vie etde mes aventures -- scriverà poco prima della morte, il 18 novembre 1865, olla contessa. dirmeli tu di Castellengo i-ornine d'un canevas, pour y brodcr tout ce qui pcut améliorer uqtre caractère italica, qui pour le quart d'beare eat uu OBBCZ elìieu do eàràe'tère... Si j'avais fait un livre de morale, personue ne m*anrait lu; au lieti qne corame ca, en glissant sana appuyer, peut éfcre on m'avalera avec ma morale, DB RUBRIS, Cortesi, cit., p. 416,