Rassegna storica del Risorgimento
AZEGLIO, MASSIMO TAPARELLI D'
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1947
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192 Alberto M, Ghisalberti
prima. Non le Jb diplomazia che non facevo neppure quand'ero ministro. ') Ma, pur stando in trattato senza impegno preciso col Barbèra, Massimo non. mancava di sentire dal fedele Torelli se ci fosse modo di far venir voglia a qualche altro stampatore. Non voleva offrirsi da sé per l'onor della bandiera; provvedesse, quindi, l'amico a sondare in quel di Milano. 2) E da Milano il Sanvito si faceva avanti a chiedergli se era vero che stesse per dare alla luce l'incompiuta Lega Lombarda. Gli ho risposto: Lega, no; Ricordi, si, ma esser già in trattato con altri. Proprio lui si metteva a fare il furbo, che stava per incappare in un seccante infortunio giudiziarioeditoriale col Le Mounier! 3)
Quasi un anno dopo, come l'Azeglio riferiva al proprio avvocato durante la vertenza con l'editore italo-svizzero, il Sanvito tornava a insistere per assicurarsi la stampa dei Ricordi, ma egli si riconosceva impegnato col Barbèra a trattare prima con lui e poi, in ogni caso, salvo una gran differenza di condizioni, preferiva questo a chiunque altro. 4) Il sor Gasparo, infatti, non perdeva i contatti con l'autore e prendeva direttamente visione in Cannerò d'una prima parte dell'opera. Ma sarà solo a mezzo novembre 1865 che l'Azeglio riterrà giunto il momento di stendere un progetto di contratto sulla base dell'interpretazione meneghina della frase già ricordata di Enrico IV: un pocc a mi, un pocc a ti. 5)
Ma il bell'impeto dei primi mesi, che l'aveva indotto a vantarsi col Pacetti: io sto bene, scrivo i miei ricordi, e tiro là, a campare a più non posso, o addirittura lavoro a scrivere le mie memorie, o ricordi. E mi ci diverto più. che tu colle fie, 6) s'era venuto attenuando per malanni fisici, freddo, fiacca e più per il dubbio momentaneo che al lettore tutto quel suo lavoro non avesse ad interessare. Opportuni incitamenti del Torelli l'avevano risospinto a tavolino, T) e tra Pisa e Cannerò altri capitoli s'erano aggiunti, tanto che, a metà settembre,
') Al Barbèra, 29 settembre 1863, Ricci, Scritti postumi, cit., p. 509.
2) 13 ottobre 1863, PAOLI, op. cit., pp. 117-118.
s) A proposito del quale vcd. G. BACCINI, Una questione editoriale fra M. d'A. e Felice Le Mounier, in Arte della Slampa, a. XXXU (1902), pp. 134-136; A. SBBENA, M. oVA. e la proprietà letteraria, in Atti del Jloàte Istituto Veneto, t. LXXXV 1925-1926), pp. 111-119; M. DE RUBKIS, Un infortunio giudiziario di M. a*A. romanziere, ne la Cultura Moderna, a. XXXV (1926), pp. 611-622. Per l'offerta del Sanvito ved. lettera del Torelli, 15 ottobre e 12 novembre, in PAOLI, op. cit., pp.Jl'19-121.
*) 11 luglio 1864, al Compiivi, SERENA, op. cit., p. 116.
') 12 novembre 1865, al Barbera, Annali bibliografici, cit., p. 196.
*) Inedite del 5 ottobre e 25 novembre 1863, in M. G. R Roma.
7) Dal Torelli era anche venula qualche critica, ved. A. M. GHISALBERTI, Intorno al testo, cit., p. 198.