Rassegna storica del Risorgimento
AZEGLIO, MASSIMO TAPARELLI D'
anno
<
1947
>
pagina
<
193
>
Come sono nati 1 miei ricordi
193
annunciava, con qualche anticipazione più o meno innocente, d'essere ormai verso il fine del 2 volume.1) E distrazioni non gli erano mancate, le cure assidue al giardino di Cannerò, qualche quadro e, in questi ultimi anni della sua vita, sempre più assorbenti le esperienze spiritiche.., 2) Ma a fargli interrompere, e per lungo tratto, l'autobiografia ecco la maledetta diavoleria della Convenzione di settembre e i tumulti e le uccisioni. Come può credere, ho avuto altro in capo. Non avrei creduto che il mio vecchio e gelato sangue fosse capace ancora di tanto ribollire.3) Ma che fosse capace di tanto ribollire forse era l'unico a meravigliarsi... E da allora il ritorno al lavoro autobiografico non avvenne più con l'intensità e l'ardóre del primo anno. Sto lavorucchiando ai Miei ricordi... ma chi ha testa ora si chiedeva in una lettera al Torelli, amaro davanti allo spettacolo del Re che se ne partiva di nascosto da Torino. Mi mangerei le mani come il conte Ugolino... 4) Quasi un anno dopo la Convenzione si giustificava col Barbèra perchè le sue memorie non erano andate molto innanzi. Dal settembre scorso, con tante diavolerie pel capo, era difficile aver tempo e quiete a ciò. Tuttavia sono dopo la metà del secondo tomo, assicurava, smentendo esplicitamente quanto aveva affermato alla Targioni Tozzetti un anno prima. L'invito a Cannerò, dove se ne potrà discorrere, doveva aguzzare le speranze dell'editore. s)
1) Alla Targioni Tozzetti, 17 settembre 1864, DE RUBRIS, Confidenze, cit., p. 296. Anche all'Amari dava notizia del lavoro dei Ricordi, ved. A. DANCONA Carteggio di Michele Amari, Torino, 1896, voi. II, p. 185.
2) Ved. le lettere a Francesco Gon?n, 23 agosto 1864, in H. PBIOR, Quelques-documents inèdite relatifs à Alessandro Manzoni et à M. d'Azeglio, Milano, 1915, pp. 2526, al Persano, 11 settembre 1864 e 14 ottobre 1865, in PEBSANO, op. cit., pp. 193-194, 210-211, al Panizzi, 26 maggio 1865, in L, FAGAN, JLellere ad Antonio Panizzi, 2a ed., Firenze, 1882, pp. 488-489.
3) Al Barbèra, Il gennaio 1865, Annali bibliografici, cit., pp. 195-196.
*) 8 febbraio 1865, PAOLI, op. ciu, p. 144. Sul sno ribollimento per le uccisioni di Torino basta la lettera - e non è la più accesa a Stefano Pacetti, del 25 dicembre 1864: Le cose qui vanno tranquillamente alla diavola. Se mi fosse possibile farti la storia dui 15 settembre in qua, vedresti in che mani è l'Italia, e che razza carogna è la razza italiana. Tuttavia, fo una riserva: la popolazione in massa ha buon senso. Ma a che serve coH'invasione di canagliume qui Vexploite ? La Guardia Nazionale di Torino ha mantenuta la parola di tenere il paese tranquillo. Discussione e votazione s'è fatta sotto la guardia di quelli che vedevano rovinati tutti i loro interessi, e non c*è stato un grido né un fischio! Ora si fa l'inchiesta sui 197 morti assassinati donne., vecchi, ragazzi, ecc. ecc. Mai i Tedeschi fecero altrettanto. Il famoso 2 gennaio, quando la truppa sciabolò Milano morirono due persone! Come sai io non perdo la boccia, non mi scaldo, e non dico bugie. È stato qualche cosa d'incredibile !. Inedita, in M. C. R., Roma.
' 3 settembre 1865, In RICCI, cit., p. 511, con la data errata del 30.