Rassegna storica del Risorgimento
ROMA ; MASSARI GIUSEPPE ; MUSEI
anno
<
1947
>
pagina
<
202
>
202
Emilia Morelli
Di questa sua vasta rete dì conoscenze, il Massari si servì largamente per la composizione delle sue opere sul Gioberti sul Lamarmorat sul Cavour e su Vittorio Emanuele II. Direttamente chiedeva a ehi era stato in contatto con questi uomini notizie e ricordi personali, che si possono considerare fonti vere e proprie per la loro biografia.
E cominciamo con il Gioberti. Se il gruppo maggiore delle lettere al Massari è a Torino 1) alcune sono rimaste nel suo archivio, e di queste anche gli editori dell1 Epistolario, 2) non conoscono l'originale, e le pubblicano dalle stampe precedenti, che presentano varianti, perchè il Massari fu pessimo editore di documenti. Inedite restano due al Massari (29 agosto [1839] e 21 gennaio 1843) e una a destinatario ignoto del 22 luglio 1852. Esiste una copia di lettera di Pietro Giordani al celebre Sig. G. Seg. (14 luglio 1829) di pugno del Gioberti, che riteniamo interessante, pensando a quelli che furono i rapporti fra i due. Lettere e notizie sul Gioberti arrivano al Massari da Giovanni Barracco, Amedeo Peyron, Gabrio Casati, Leopoldo Cempini, Gaetano Castillia, Giovanni Lanza; la sua morte descrivono Margherita di Collegno e Costanza A reo uà ti; del monumento da erigerai in suo onore parla G. B. Vieusseux.
Quanto a Camillo Cavour, purtroppo in queste carte non esistono le sue lettere al Massari. E Isacco Artom che trasmette nel 1860 al Massari, a Napoli, gli ordini del conte. Morto il Cavour, Vincenzo Vela parla della maschera funebre, e poi, nel 1873, quando il Massari decise di farne la biografia, parecchi amici mandano lettere e ricordi su di Ini: Artom, Cesare Bardesono, Giuseppe Bertinatti, Edoardo di Launay, Paolo Emilio Imbriani, Stefano Jacini, Giacomo Medici, Ercole Oldofredi, Costantino Nigra,- Gustavo Reiset, Gioacchino Pepoli, Paolo Onorato Vigliala, Giuseppe Verdi.
Anche per il suo libro sul La Marmora, il Massari, che pur aveva 31 lettera del generale a lui dirette dal 1863 al 1877, ne richiede altre, tanto che qui ne abbiamo 23 ad Achille Arcsc. Già nelle lettere di Paolo Crespi che si iniziano col 1858, vivente il generale, egli teneva al corrente il nostro sulla salute di lui; altri episodi della sua vita troviamo descritti da Ferdinando Avogadro di Collobiano, Pompeo Bariola, Leone Doria, Giuseppe Greppi, Guglielmo Gladstone, Gustavo Reiset, Agostino Petitti, Emilio Pallavicini di Priola, Cesare Ricotti e, infine, dal maresciallo Canrobcrt e dal generale Chazal.
Appena morto Vittorio Emanuele II, Massari pensò di scriverne la biografia, e per questo si rivolse a tutti quelli fra i suoi corrispondenti che erano stati vicini al Re. Molti gli risposero con relazioni, brevi o lunghe, che citiamo per l'importanza documentaria che rivestono: Isacco Artom, Francesco Arese, Cesare Albicini, Ottavio Balbo, Stefano Castagnola, maresciallo Canrobert, Guglielmo Cambray-Digny, Raffaele e Carlo Cadorna, Francesco Borgatti, Ettore Bertol'é Viale, Gennaro De Filippo, Diego Coello, Leopoldo Galeotti, 'Henry Fournier, Giuseppe Fioretti, Vincenzo Fardella di Torrearsa, Terenzio Ma mi ani, Camillo Loinbardiui, E. Rizzardi, Giovanni Lanza, Luigi Federico
0 Vedi il Carteggio Gioberti-Massari a cura di G. Balsamo Crivelli; Torino. 1920 e rarticolo di G. PALADINO, G. Massari secondo un recante carteggio, in Rassegna storica del Risorgimene lì9.2-2,
-) V. GIOBKBTT, Epistolario, Edizione N'azionale a cura di G. Gentile e G. Balsamo-Crivelli, II volumi; Firenze, Vallecchi, 1927-1937.