Rassegna storica del Risorgimento
TOSCANA ; CAPECE MINUTOLO DI CANOSA ANTONIO
anno
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1947
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pagina
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204
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VARIETÀ, RASSEGNE E DISCUSSIONI
UNA DISAVVENTURA DEL PRINCIPE DI CANOSA
IN TOSCANA
Del principe di Canosa Antonio Capece Munitolo, napoletano (5 marzo 1768-4 marzo 1838), ministro di polizia del re di Napoli Ferdinando 1, noto soprattutto come rappresentante reazionario del legittimismo monarchico e tuttavia malvisto dai monarchici e dai democratici, carcerato quindi, esiliato dagli uni e dagli altri, Pietro Colletta, per il primo, narrò la vita e le malvagità, dicendolo, con aspro giudizio, aristocratico per dottrina, 1) plebeo per genio , diffamato per opere pessime , orditore sagace , per cinque anni, di trame, ribellioni, delitti, cagione di mille morti, o da lui date o dall'avversa parte, per vendetta e condanne , doppiamente adultero, sempre ubbriaco di vino e di furore, autore di opere inique sotto le immagini del Salvatore e dei santi, tenuto malvagio nel mondo, ecc. 2) Vero è che il Colletta fu uno dei colpiti dal Canosa;3) ma a Celso Marzucchi parve d'aver fatto poco combattendo le teorie infernali del feroce cannibale; Niccolò Tommaseo Io chiamò uomo stolidamente torbido e vituperevolmente irrequieto; *) Vincenzo Gioberti lo ricordò nel Gesuita moderno s) cornea uomo d'infame memoria, che aveva commesso in Napoli ogni sorta di ribalderie; e altri lo qualificarono mostro sanguinario e furfante insigne.6)
Fra i moderni biografi di lui, Benedetto Croce ?) credè invece che iltf semplicistico giudizio con cui i liberali avevano tramandato il Canosa alla storia fosse difforme dalla verità. Nel ritesserne, una breve vita, insistè pertanto sulle origini del suo pensiero politico, che si ritroverebbero nella Napoli del settecento, anzi risalirebbero in parte a quella di qualche secolo più addietro. Per intendere la mente e il carattere dell'uomo, per vedere la sua vera fisionomia e per usare verso di lui la debita giustizia, il Croce esamina, pure brevemente, i più importanti studi del Canosa, le sue tendenze, teorie e idee politiche, i giudiziale confessioni, l'apologia di sé e delle sue azioni; e conclude che tra coloro che movevano accuse contro di lui e il Canosa che le negava, egli rimane perplesso, e, per suo conto.
l) Altrove gli rimprovera il folle desiderio di aristocrazìa .
2} Storta del Reame di Napoli (1734-1825), Capolago, Tip. Elvetica, 1834, voi. I, p. 314, voi II, pp. 16, 296 sg.. 476.
') Fa chiuso in carcere nel 1821.
*) PAOLO PRUNAS, L* Antologia di Gian Pietro Vieusseux* Roma, Albri-ghi, Segati e C, 1906, pp. 288 sg., 363.
s) Losanna, Eonamici, 1846, voi. II, p< 325.
*) Anche Matteo Mazziotii (L'esilio di Pietro Colletta in Austria, in Nuova Antologia, 1 gennaio 1916, p. 4) lo disse prepotente, fanatico e cieco reazionario, nemico di ognuno che aspirasse ad ordini più civili di governo;.,
*J II principe di Canosa, in Uomini e cose della vecchia Italia, Serie seconda, Bari, Laterza, 1927, pp. 225 sgg.