Rassegna storica del Risorgimento
TOSCANA ; CAPECE MINUTOLO DI CANOSA ANTONIO
anno
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1947
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pagina
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205
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Una disavventura del principe di Canosa in Toscana 205
sarebbe propenso a dar fede più al secondo che ai primi. É disposto a reputarlo calunniato, <c tanto più cbc l'uomo era beasi un don Chisciotte della reazione, ma non punto sanguinario, né malvagio e nemmeno ingeneroso. Nonostante però il suo abile tentativo di riabilitazione, tomo che qualcuno possa rimaner egualmente perplesso, desideroso d'una più ampia revisione del giudizio tradizionale sul Canosa, basata su autentici documenti, su testimonianze non sospette non escluse quelle dei contemporanei al giudicabile forse, o certamente, più veritiere delle appassionate discolpe di lui. Soltanto o soprattutto i documenti faranno rifulgere la verità. *) Quei pochi che ora pubblico già proiettano sul Canosa una luce sinistra: dimostrano quanto il Governo granducale desiderasse sbarazzarsi dei suoi libelli e di lui.
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Secondo il Colletta il Canosa, per le idee e i sistemi -ultrareazionari applicati, come ministro di polizia, nel Regno di Napoli, dopo la restaurazione di Ferdinando I; per l'abisso civile di cui era stato riconosciuto cagione, in conseguenza delle istigazioni del popolo sdegnato, di alcuni consiglieri di Stato e grandi della Corte e degli ambasciatori d'Austria e di Russia, fu dal re scacciato dal Ministero, dopo soli cinque mesi, nel giugno del 1816. 2) Il Croce invece afferma che fu esonerato dalla carica, a causa del conflitto insanabile con gli altri due ministri Luigi de' Medici e marchese Donato Tommasi: il Canosa insistente consigliere di severità e favoreggiatore, per contrappcso, delia setta sanfedistica e dei calderari ; e quelli che... speravano di evitare nuove rivoluzioni col tenere una via media; egli inflessibile nella massima essere necessario, nei tempi torbidi, dare gli uffici non agli uomini dotti e indifferenti , osservanti della giustizia e dell'equità, ma agU asini compromessi ...; quelli, invece, disposti a far largo a tutti gli nomini capaci.3) E, più precisamente, il governatore di Pisa
]) Giunge pertanto opportuna l'ottima monografia di "Walter Maturi che fa parte della importantissima collezione di Studi e documenti di storia del Risorgimento): Il principe di Canosa (Firenze, Lo Mounier, 1944), frutto di lunghe ed accurate ricerche in archivi e in biblioteche, lavoro tutto intesuto di documenti e di lettere, specie del Canosa, nelle quali forse, come giustamente osservò Giulio Bertoni, sta il meglio della sua attività di scrittore. Il Maturi ha voluto presentare il Canosa quale appunto si rivela attraverso un'infinità di lettere edite e inedite. Dall'esame di queste e di nuovi documenti, crede ne esca confermata l'interpretazione del Croce: un don Chisciotte della reazione italiana, formula però da temperarsi con infinite sfumature e infiniti chiaroscuri. L'umana indulgenza con la quale ha cercato d'intendere il Canosa nelle sue luci ed ombre, come non ha turbato, almeno nelle sue intenzioni, la visione d'insieme, così non ha turbato il suo giudizio di storico. JG questo, in sostanza, non differisce dal giudizio degli storici sopra citati. Accanto al generoso cavaliere egU conclude (pp. V, 281), v'è nel Canosa il settario capace per odio ài parte delle più basse delazioni e delle più odiose simulazioni ... Aveva un gusto, direi quasi, morboso di sostenere le istituzioni più odiose quale l'inquisizione:; le idee più odiose quale 1 inasprimento delle pene in materia di opinioni; gli atti politici più odiosi quali i processi napoletani del 1799 e i processi piemontesi del 1833 .
2) P.. COXXBXTA, op; cit., voi, II, p. 298,
3) Op. cit., p. 245.