Rassegna storica del Risorgimento
BELGIO ; PELLICO SILVIO
anno
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1947
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pagina
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217
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Documenti italiani nel Belgio 217
1 attività dogli scrittori francesi e per le loro opere o terminava con queste commoventi parole: Vous m'appellcricz en vain en votre secours. Avec la triste sante que j'at, on re non ce aux cutreprises; on ne fait plus qac végeter, sonrirc avec sympathis au bicn que font Ics autres, et attendrc doucement an pied de la croix le jour dn passage. l)
U numero dei corrispondenti, degli ammiratori, dei visitatori del Pellico deve essere stato infinito e si comprende facilmente quale resultato potrebbe dare ifina ricerca metodica di lettere pellichianc. Le ricerche da me fatte a questo scopo mi permisero già d'offrire agli studiosi due lettere inedite che si conservano in una pubblica autografo-teca del Belgio 2) ed un'altra che si trova nella biblioteca dell'Università d'Amsterdam.3) Benché estendessi le mie ricerche anche nella biblioteca reale dell'Aia ed in quella universitaria di Leida, niente mi venne fatto di scuoprirvi, ma molte altre biblioteche pubbliche restano ancora ad esplorare in quel paese. Forse anche in private raccolte olandesi si conservano documenti pellichiani e benché non sia sempre facile accedere a quelle, son certo che non sarà difficile d'ottenere dalla cortesia olandese indicazioni utili e comunicazione di copie, e son sicuro che la fatiche delle ricerche saranno compensate, perchè la fama del Pellico si sparse in Olanda come in altri paesi, È noto che nel 1817 il de Breme aveva proposto al Pellico di recarsi nei Paesi Bassi in qualità d'istitutore del figlio del conte Mercy d'Argenteau, gran ciambellano alla corte olandese e governatore del Brab ante meridionale, ufficio che il Pellico non accettò; *) e se forse egli non fu messo in relazione diretta col conte olandese, il quale aveva incaricato della ricerca d'un soggetto degno, il de Breme, personalmente, non mi sembra impossibile che qualche documento intorno alla proposta stessa si possa trovare nell'archivio della nobile famiglia. In attesa che queste ricerche siano intraprese, è con gran piacere che posso offrire qui tre lettere inedite del Pellico, conservate nel Belgio, le quali se pur non hanno un interesse di priin'ordine, varranno ad aumentare quella raccolta e ad incoraggiare le ricerche.
La prima lettera, diretta all'abate Lascaris che viveva presso il marchese Carlo Guasco di Castelletto, grande amico del d'Azeglio, che fu spesso ospite suo nel bellissimo castelle d'Envie, non lontano da Sarazzo, si conserva nella BIBLIOTECA REALE DI BRUXELLES e proviene dalla raccolta di Laurent Veydt, uomo politico belga, nato ad Anversa è; morto a Parigi nel 1877. L'affetto e la gratitudine verso il marchese Tancredi Fall etti di Barolo e la nobile ed ottima sua consorte Giulietta nata Colbert, come verso la famiglia del marchese Guasco, appariscono in questa lettera, scritta dal Pellico in un momento di viva gioia, che doveva ahimè, essere rapidamente spenta dalla cruda realta, perchè, purtroppo, Giorgio
') Curiositeli et anotipctes italiermes par M. VALÉRY. Paris. Librairie d'Amyot editeuTB. 1842, pp. 358-361.
2) M. BATTISTI??!, DOC. ital. neWautografoteca della famiglia Warocqué a Mariexaont, in Giorn. Stor. Lett. Italiana , voi. 97, fase. 291, (1931) pp. 296-317. Nel mioeit, : La Fortuna del Pellico nel Belgio , riportai una lettera del Pellico del 25 aprile 1839, già riprodotto in fac-simile da Léger Noel a cui era diretta, nella sua traduzione della Prigioni*
: Documenti ital. nella Bibliot. Univ. d'Amsterdam, in Rivista Storica degli Archivi Toscani , 1932, fase. II-III.
'') I. Rimani, Della vita 4 delle opere di S. Pellico, Voi. I, pp. 233 e 235. Torino 1898-99.
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