Rassegna storica del Risorgimento

BELGIO ; PELLICO SILVIO
anno <1947>   pagina <218>
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Mario Battistini
Pallavicino, che per lunghi anni gemette nel tetro carcere dello Spielberg, non era giunto a Torino, come al Pellico era stato detto. Benché le porte del carcere gli fossero state schiuse, non aveva riacquistato la libertà, ma relegato a Praga, il -misera doveva attendere ancora quasi quattro anni prima di rivedere il cielo della patria.
c.i-.' e- À-L . Torino* 30 giugno 36.
Stimatissimo Signor Abate,
Inoltro dì io stava in casa Barolo, al moménto d'andare a pranzo, quando mi venne recata la gentilissima lettera di Lei, la quale non solo a me fece piacere, ma assai ne fece al Marchese ed alla Marchese, E chi può non voler gran bene al Soavissimo ? Inoltre- gli siamo stati molto obbligati di averci dato nuove dell'ottima Casa Guasco, e godiamo che siano nuove piuttosto consolanti. So scritto pochi giorni sono al March. Guasco. La partenza della Marchesa Barolo per Aixè avvenuta jeri sera: alle ài '. Suo marito Vaccompagna fino a Si. Michel o St. Jean. I due Principi di Francia sono capitati in mal punto jeri a Torino, e per cagione loro i Barolo, che avrebbero voluto partire più presto, non poterono avere postiglioni e cavalli se non a quell'ora così tarda. Ma la Provvidenza forse ha disposto così, affinchè la povera Marchesa che tuttora è infermicela patisse meno il caldo e non peggiorasse.
-A) Morino non si parla che del nuovo attentato contro Luigi Filippo. Anche i nemici diluì si rallegrano che sia rimasto in vita, piuttosto di avergli a succedere qualche feroce repubblicaccia di beccaj. Intanto l'attentato fu motivo che i due Prin­cipi viaggiatori non si fermassero qui, se non per poche ore, Il nostro Re li accolse con tutta amorevolezza e li tenne a pranza. Ma e il magnifico déjeuner che Mr. Fa-ster doveva dare alla sua villa per onore degli augusti Ospiti ? E il magnìfico ballo in casa dei Rum igni, ove dovevano brillare tante nostre leggiadre Dame e Damigelle? Quanti preparamenti e quante spese! e tutto ciò in fumo!. ?')
Vuol sapere una novità più bella, più cara ? Pallavicino è giunto. Non l'ho ancora veduto, ma andrò or ora ad abbracciarlo, e lo abbraccerò anche per Lei.
Io negli scorsi giorni sono stalo assai inquieto sulla salute di mio Padre: grazie al Cielo mi pare meglio. 2) Addio, stimatissimo Sig, Abate. Porga i miei rispetti al caro Marchese e alle due angeliche Signorine.
Tante cose a D. Degatti. Suo umilissimo servo
Silvio Pellico.
(verso) All'Omalissimo Sig. Ab. Agostino P. Lascaris
Saluzzo per Envie presso il March. Guasco) Bollo postale : Torino 30 giugno.
È tratta dalla ricca autografoteca del dottore B. Dujardin di Bruxelles, professore all'Università, illustre dermatologo, al quale rinnuovo qui i più vvx ringraziamenti, la seconda lettera. Essa è diretta ad un giovane francese, Fabius Le Blanc, figlio del sottoprefetto di Nyons, il quale aveva inviato al Pellico una
li) ftx militare P. F. Mounier attentò alla vita del re dei Francesi il 27 giu­gno 1836, Condannalo a morte il 2!- aprile 183t gli fu commutata la pena, nella deportazione;
2) H padre del Pellico mori due anni dopot il 15 maggio 1838.