Rassegna storica del Risorgimento

"SICILIA (LA) NEL RISORGIMENTO ITALIANO"; GIORNALISMO
anno <1947>   pagina <259>
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Libri e periodici 259
soddisfazione delle terre, il pretesto al popolo di far turbe, era venato egli ascoltando la voce dell'esperienza.
Naturalmente la dura opposizione delle camarille locali impedi la piena attua­zione delle riforme del Caracciolo, il quale però anche da Ministro non cesso di
guardare all'isola nella quale aveva lavorato con tanta passione.
M. P
UMBERTO BESEGHI, I tredici Cardinali neri; Firenze, Marzocco, 1944, in 8, pp. 220, tav. 20. L. 100.
Umberto Beseghi, sfruttando le fonti sincrone e usufruendo di nuove inte­ressanti ricerche d'archivio (specialmente bolognesi) rifa la storia delle lotte anti­napoleoniche sostenute con tanto coraggio dai Cardinali che non vollero assistere al matrimonio di Napoleone con Maria Luigia, dato che il primo matrimonio di Napoleone rimaneva sempre valido per non esservi intervenuto il Papa nello scio­glimento.
Tutta la faccenda, le lusinghe dei servi di Napoleone, le minacce del ditta­tore, l'odissea della prigionia dei Cardinali ribelli, il tentativo napoleonico di sostenere il gallicanesimo quale metodo di attuazione più. sicuro di ridurre la religione ad instrumentum regni, il riaccostamento di Napoleone a Pio VII pri­gione (determinato dalla situazione internazionale) e il concordato del 1813, lo scarceramento dei Cardinali neri, i rimorsi di Pio VII per la firma di un concor­dato che menomava la intrinseca autorità pontificale (ad esempio nella nomina dei vescovi), la sottile opera dei Cardinali neri (capeggiati sempre spiritualmente dal Consalvi) per far denunciare quel nefasto concordato, sono narrati dal Beseghi con simpatia e suggestione.
Corredano il volume venti interessanti tavole fuori testo. jk p
GERMAINE DE STASI., Dieci anni d'esilio, a cura di CABLO CORSIE; Milano, Fasani, 1945, in 8, pp. XXIV-298, m. 6. S. p.
Ben tradotto e ben presentato da Carlo Cordiè vede la luce la traduzione italiana dei Dix années d'exil. Non staremo qui a ricordare l'importanza di questo libro per la genesi della mentalità della Restaurazione. Ricordiamo solo come al sorgere del liberalismo ottocentesco contribuì efficacemente anche quest'opera, non solo come preparazione metodologica e tattica, ma pure psicologica. Con questo libro e con i capitoli delle Considérations si definisce perfettamente la fisio­nomia di Napoleone tiranno, di nn lucido e freddo tiranno che considera gli uomini rivali come sciocchi mercanti che fanno gli evasi, cioè che vogliono ven­dersi a troppo caro prezzo; un calcolatore: e quanto in lui non è calcolo, è odio, e Podio si esprime in genere con la collera; ma il calcolo ha talmente il sopravvento che non va mai di là da quanto gli conviene mostrare, secondo le circostanze e le persone; e ancora ha contato sempre sull'odio per rafforzare il suo governo; poiché sa che esso è meno incostante dell amore.
Fin nella Russia è turbata dall'avventura dei suoi tempi: ciò che stupisce
e che manifesta più di tutto l'umana miseria, ò il fatto che la maggior parte dei
mediocri sono al servizio di quanto ha un successo; non hanno la forza di pensare
più in là di un fatto, e, quando un oppressore ha trionfato e una vittima è perduta,
essi sì affrettano a giustificare, non precisamente il tiranno, ma il destino di cui egli
è lo strumento; ma la Signora di Siaci non si abbandona al quietismo, lotta e
combatte, perchè ha fiducia nella pianta uomo..
M. P.