Rassegna storica del Risorgimento

1720-1731 ; VIENNA (CONGRESSI DI)
anno <1948>   pagina <23>
immagine non disponibile

La polìtica estera degli Stati italiani, ecc. 23
battaglia perduta, combattuta ad armi non pari tra Firenze e l'Europa, che merita di essere conosciuta. Il doppio gioco della diplomazia fiorentina, di appoggiarsi alle corti borboniche per evitare la feudalità della Toscana, e di accettare, in pari tempo, il sostegno dell'Austria per evitare le guarnigioni straniere nel granducato e per tentare di richiamare in vigore l'elezione di Anna Maria de Medici è ampiamente documentato dal lavoro del Robiony, materiato più che altro di docu­menti dell'archivio mediceo e dell'archivio farnesiano di Napoli. La documentazione offerta dall'archivio di Torino, ove son conservate le notizie che di continuo il conte Gros residente sardo a Genova inviava a Torino sulla situazione della Toscana, *) e sovrattutto quella, note­volissima, data dall'Haus-Hof und Staats Archiv di Vienna, 2) ove son conservate tra l'altro le istruzioni e i dispacci con i quali fra Antonio ndaris inviato imperiale a Firenze nel lugliosettembre 1722 diede conto a Carlo VI e allo Zinzendorf dei suoi colloqui con il Granduca, con il Gran Priore Del Bene e con il marchese Rinuccini, ci consentirebbe di far maggiore luce sul tentativo perseguito dall'Austria negli anni 1721 1722 di contrapporre all'infante Don Carlos un proprio candidato nella persona di un principe bavarése. La candidatura al trono granducale del principe Ferdinando di Baviera, secondogenito dell'Elettore Massi­miliano, aveva altresì l'appoggio della principessa Violante, vedova del primogenito di Cosimo III e governatrice di Siena.
Anche allorché sfumò la possibilità di quella candidatura, asserendo di voler mantenere illesa almeno per il momento la sovranità del gran­duca e sostenendo fermamente il principio che, anche se si fosse dovuto accedere ai deliberati di Londra, la venuta dell'Infante in Italia avrebbe dovuto essere differita a dopo la morte dell'ultimo rappresentante della famiglia granducale, il priore Hdaris riuscì a concordare con i ministri di Cosimo HI una comune linea d'azione. s) Vanno quindi corretti
J) Archivio di Stato di Torino, Lettere Ministri Genova. 2) Vedi specialmente i fasci 4 (ove sono contenuti i carteggi del Segretario Francesco I.isoni) e 6 con le Relationem aus Florenz dell'Ddaris e del Caixno.
, M ÌD'Edaris arrivò a Firenze nel luglio 1722: il 28 si abboccò col Priore Del Bene por dargli conto dei motivi della sua missione diretti a stabilire sempre, più la quiete in Italia e a divertire qualunque insorgenza che potesse alterarla e si rese conto del punto di vista della classe dirigente toscana che come scri­veva in un dispaccio dell'I 1 agosto avrebbe visto ancora con piacere differire :l?;apcrfcura del congresso di Cumbrai, che si desidererebbe prolungata sulla spe­ranza di poter dal tempo e dalle congiunture cogliere qualche frutto de' ma­neggi che si fanno alle Corti dì Francia e d'Inghilterra per impegnarla alla protesa moderazione dell'articolo riguardante la successione al Granducato. Dopo un'u­dienza ottenuta il 15 settembre dal Granduca e un abboccamento avuto con