Rassegna storica del Risorgimento
1720-1731 ; VIENNA (CONGRESSI DI)
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1948
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La politica estera degli Stati italiani, ecc. 41
22 settembre 1731 Gian Gastone volle salvare la sua dignità di principe indipendente, provvedendo a stipulare in anticipo, e formalmente in piena parità di diritti con l'altro contraente, una convenzione di famiglia con la Spagna (25 luglio), con la quale, oltre ad assicurare dei vantaggi all'Elettrice palatina, a cui, dopo la successione di don Carlos, veniva accordato il titolo di granduchessa, la reggenza dello stato nel caso di minore età dell'infante, la sovrain tendenza ai luoghi pii ed agli studi di Pisa, nonché il diritto vita naturai durante di partecipare ai consigli di stato, il granduca tenne sovrattutto a salvaguardare i diritti dei suoi sudditi e l'integrità del granducato.
Si comprende perciò come l'Austria fosse vivamente irritata di quella convenzione. Mentre i ministri delle maggiori potenze scrive in proposito il Galluzzi lodarono il contegno di Gian Gastone, il quale premuto da ogni parte dalla violenza aveva potuto agire come principe libero e indipendente il conte di ZinzendorfF, parlandone con il marchese Bartolomei inviato toscano presso la corte di Vienna, ebbe a dire che in quella convenzione il granduca aveva fatto la figura dell'imperatore e l'imperatore quella di granduca, perchè si vedeva con quanto artifizio si fossero evitate le clausole ed espressioni indicanti la feudalità e con quanto impegno si fossero usate quelle significanti libertà ed indipendenza.
Il 27 ottobre 1731 la flotta anglo-spagnola, col primo contingente di truppe, getta l'ancora nel porto di Livorno; due mesi dopo vi giunge l'infante don Carlos. Il 9 marzo 1732 egli fa il suo ingresso solenne a Firenze e vi riceve l'omaggio del Senato che, con un contegno che provoca le rimostranze di Carlo VI, non attende l'investitura imperiale per riverire nel principe il futuro successore al granducato. Il 12 ottobre don Carlos giunge a Parma, ricevuto dalla nonna Dorotea Sofia di Neubourg, nominata sua tutrice e reggente del ducato. L'imperatore, che ha rifiutato la dispensa dalla minore età richiesta dalla Spagna per l'Infante e il diploma d'investitura, diffida la reggenza dal lasciar prendere possesso del ducato a don Carlos se questi non presenti un atto imperiale in piena regola. Ricomincia quindi, pur dopo gli accordi del 1731, la sorda lotta tra gli spagnoli e gli imperiali; e la cattiva volontà di Carlo VI ha naturalmente l'effetto di riavvicinare alla Francia Filippo V ed Elisabetta.
IL contrasto tra Francia ed Austria si delinca nettamente negli anni successivi. La crisi polacca porrà fine alla precaria pace europea, trascinerà alla guerra il riluttante Fleury e preparerà una nuova tra sformazione della carta politica d'Europa e d'Italia assicurando per