Rassegna storica del Risorgimento

1848-1849 ; LIEDEKERKE DE BEAUFORT (DE) AUGUSTE ; REPUBBLICA RO
anno <1948>   pagina <44>
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Alberto M. Ghisalbetti
Nato a Cclles(Namur) nel 1792 da aristocratica famiglia belga ora entrato giovanissimo nella amministrazione francese ed aveva ricoperto sulla fine dell'Impero una carica nella prefettura di Amiens, dove era prefetto il marchese Federico de La Tour do Pin (17581837), aglio del generale e antico deputato alla Costituente Gian Federico, ghigliottinato nel 1794. Di quel periodo ricorderà più tardi, in un rapporto del febbraio '50, un piccante episodio: Je me rappellù... qiC etani, m 1814, cor fai dejà le triste avantage de pouvoir invoguer de vieux souvenirs, auditeursous-préfet d1 Amiens .,. y atout ite chargé de provoquer sur une largo échelle des acclamalions pour le roi Louis Dix-huit qui devait alors travetser celli- ville et mon arrondissement pour se rendre à Paris. Mcs disposiiions, bien prises, et surtout, bien retribuées, remplirent parfaitement leur objet: mais je ne puis dire à Votre Excellcncc combien il me fut pt'nible d*entendre Sa Majesté, au moment où elle montali en volture, assurer à mon chef, le préfet, qu'elle était vivement touehée des témoignages d'qffection qui venaient de lui donner ses bons Amiénoisy puisque, dejà à celie epoque toni ce qui n* était pas loyal et sincère ni1 inspirali une aversion bien décidée . ... Aveva alla restaurazione seguito a Vienna il La Tour du Pin, del quale aveva sposato la figlia, come segretario d'ambasciata, e in tale veste aveva seguito i lavori del Congresso, dove il Talleyrand aveva raccomandato a lui e ai snoi colleghi jeunes hommes que nous étions alors et remplis d*ardeur: pastrop de zète (26 maggio 1855).
Fedele al motto della sua famiglia: Le droit chemin, servi lealmente il Governo dei Paesi Bassi dopo la restaurazione. Dal re Guglielmo 1 (1814-1840) fu nominato inviato straordinario e ministro plenipotenziario presso la Confederazione elvetica, ufficio che resse per circa dieci anni, mostrandovi quelle qualità di tatto, di equilibrio e di acuta penetrazione che costituiranno sempre una caratteristica del De Liedekerke. Il 13 dicembre 1829 fu destinato a succedere al De Celles come ministro plenipoten­ziario presso la Corte di Roma, e qui rimarrà fino alla sna morte, assumendo anche, a partire dal 1844, la rappresentanza diplomatica dei Paesi Bassi presso il governo sardo, succedendo allo Heldewier dopo la romantica avventura della figlia di questo.
Alieno dagli sconvolgimenti violenti e partigiano di una moderata, costante evoluzione nei limiti e nelle forme costituzionali, scoppiata la rivoluzione belga, optò per la sudditanza danese. Sì fai toujour été, Monsieiir le Ministre, pendant ma longue carrière, Vadversaire décide et opinìàtre de ces commotions violentes, que fon appella revolution*, qu'ont lautepuissance pour druire, et se montrent presque toujours inhabiles à réédifier, etje Vai assesprouvé en me séparant en 1830 de mon ancienne patrie (dispac­cio 2 febbraio 1850). Dorante i venticinque anni della sua permanenza a Roma (che gli procureranno per molto tempo -le funzioni di decano del Corpo diplomatico) il De Liedekerke strinse vincoli di amicizia con la maggior parte delle famiglie nobili romane, con gli stranieri più illustri, facendosi Romano tra i Romani (sarà amico per­sonale e apprezzato di Pio IX) e divenendo una figura assai rappresentativa, pur mantenendosi negli stretti limiti di una voluta riservatezza, che gli sembravano necese sari nella sua qualità di rappresentante di una piccola potenza non cattolica. Tutti i suoi rapporti dal '44 al '55 (i precedenti non sono conservati) lo dimostrano. Ebbe a trattare questioni di grave importanza (tra l'altro quella spinosissima del ristabili­mento della gerarchia cattolica nei Pacai Bassi 1851-1854) e lo fece sempre con molta saggezza, con grande spirito di conciliazione, riuscendo ad accordare la sua fede cattolica con gli interessi del paese di adozione.
Di fronte ai problemi del Risorgimento italiano il suo atteggiamento (si vedano i rapporti che seguono, cosi interessanti particolarmente per lo questione della fuga del