Rassegna storica del Risorgimento
MOTI 1848 ; GORIZIA
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1948
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Il tentativo di un moto insurrezionale studentesco, ecc. 93
Non ci è stato possibile trovare la risposta del direttore ginnasiale alla nota del conte di Gleisback, la s'intuisce però a traverso il rapporto di quest'ultimo ai noi superiori.
Reiasione in merito ad un conflitto avvenuto fra studenti e Guardia Nazionale.
Eccelso Presidio!
Onde rettificare le voci esagerate giunte all'orecchio di codesto Eccelso Ufficio in merito ad un conflitto accaduto ter3 Valtro fra i cittadini ed alcuni studenti forestieri mi trovo in dovere di esporre come erano passate le cose.
Il fallito tentativo di formare una propria legione accademica, aveva prodotto presso alcuni pochi, per lo più studenti forestieri, uno stato d1animo eccitato. Essi avevano cercato di provocare la Guardia Nazionale, alla quale ascrivevano di avere frustrato il loro guanto mai inutile piano, sfogando la loro indignazione verso i nazionalgardisti con un comportamento spavaldo e qua e là con paróle minacciose contro gli stessi.
Singoli studenti avevano incominciato a frequentare, a tutte le ore della notte, le caffetterie e le osterie, trattenendosi senza motivo per le contrade della città, alcuni dei quali con cappelli e distintivi dimostrativi. La pattuglia della Guardia Nazionale aveva arrestato nella notte fra il 31 Maggio e il primo Giugno di quest'anno, uno di costoro tale {Giuseppe) Dobrauz (di Radmansdorf) della Corniola, il quale, d'altronde poco appresso colV ingiunzione di incamminarsi tranquillamente verso casa, era stato rilasciato.
Con imprecazioni d'ogni specie contro le guardie si era avvicinato al capo delle stesse un altro studente, a nome Alberto Pollac (Dollac?), pure della Corniola, il quale non volendo comportarsi a modo e dare ascolto alle ammonizioni, era stato malmenato dal popolo, radunatosi in piazza, e per protezione della sua persona era stato preso da due nazionalgardisti e portato al corpo di guardia. Quel giovanotto era molto arrogante, anzi brutale nella stanza ove era stato portato per la sua personale sicurezza. Io atesso mi ero recato presso il corpo di guardia e poiché mi ero convinto che con le buone ed assennate parole non poteva venire condotto alla ragione, avevo perciò disposto il suo immediato allontanamento da Gorizia verso la sua patria.
Il primo arrestato Dobrauz, all'infuori di ciò, il giorno seguente era stato, su richiesta della sua superiorità, chiamato alla fova. Visitato, era stato trovato abile, e consegnato al militare*
Netta stessa notte, le pattuglie avevano continuato la loro ronda, e avevano trovato verso le due e tre ore del mattino singoli studenti ancora in istrada, che erano stati mandati a casa. Sempre durante la stessa notte, guardie isolate allo Studente (ora via A. Diaz) erano state insultate e prese a sassate. Quei perturbatori della quiete non erano stati riconosciuti, si ritiene però fossero stati studenti.
H giorno appresso erano stati radunati, su mia richiesta, anche i professori dello Studio Filosofico presso il locale direttore prevosto (Agostino) B(arone). de Codelli, dove io mi ero recato e avevo chiesto che gli stessi influissero energicamente sulla gioventù, in quanto che la Guardia, Nazionale ed i cittadini di Gorizia non intendevano assolutamente di subire la supremazia della gioventù studiosa. Essi avevano promesso d'influire col loro intervento presso gli studenti, per il ristabilimento della quiete e dell'ordine. E così, da quella sera, in poi, non si i verificata più nessuna molestia ed io spero che la questione