Rassegna storica del Risorgimento

MOTI 1848 ; GORIZIA
anno <1948>   pagina <95>
immagine non disponibile

Il tentativo di un moto insurrezionale studentesco, ecc. 95
scolastiche, il seguente comunicato, recante la data 31 agosto: e Oggi fu chiuso Vanno
scolastico di quest'i, r. Ginnasio accademico col pubblicar la classificatione e colla solenne
distribuzione de' premi]. I più distinti scolari d'ognuna delle sei classi ricevettero a testi'
monianza del loro zelo pegli studj e dell'esemplare loro contegno morale de' libri istruì'
twx ed analoghi alla sfera delle cognizioni acquistate nell'anno testò decorso. Un buon
numero di riguardevoli persone intervenne a questa funzione dove due studenti delle scuoto
d'umanità declamarono de' discorsi uno in latino e l'altro in tedesco, ne* quali trattarono
cioè in quello de* vantaggi che ci recherà la Costituzione promessaci quando la gioventù,
vi adempia fervorosamente agli obblighi dello studio, in questo poi de* progressi che essa
'farà combattendo alacremente contro le difficoltà che s'incontrano nella carriera letteraria.
Fu preceduta la funzione da un solenne ufficio di ringraziamento in Chiesa, a cui assi'
stava accompagnata da' maestri la scolaresca tutta che àua fine di questo semestre contava
253 giovanetti.
D'ora in avanti per due mesi assume la città l'aspetto d'un luogo quasi disabitato e solitario recandosi la maggior parte delle famiglie in campagna a godervi le amenità che loro offre la stagione autunnale, e gli scolari ritornando nei villaggi di questo Circolo ove dimorano i loro parenti. Il numero de' giovani di tutti gli istituti di pubblica istruzione ammonta a più di 1200, e tra questi sono due terzi appartenenti a famiglie che abitano nei distretti di campagna.
Gli studj verranno ripigliati nel prossimo novembre ma probabilmente secondo un nuovo sistema sendochè si è sentito il bisogno di farvi delle opportune riforme. Un progetto conveniente allo spirito del tempo fu già reso pubblico nella gazzetta di Vienna e sottoposto al parere del personale addetto alle scuole. Finché i poteri legislativi dello stato vi abbiano data la loro approvazione, sembra che forassi strada ali introduzione del nuovo piano con delle riforme in qualche studio o nei metodi d*insegnamento. Queste mutazioni sono coman­date dal grado d'incivilimento a cui sono giunti i popoli dell'Austriaco Impero in base della loro rigenerazione politica. Né si deva tardarle ad introdurlo onde render disposta quanto prima la gioventù a partecipare del grande vantaggio di educarsi conforme al pre­sente ordine di cose. Persone dotate di genio e d'intelligenza diffonderanno quali corifei del sapere nelle scuole, nelle Accademie letterarie e nelle radunanze di scienziati cólta li­bertà del pensiero, della parola e della stampa i lumi della coltura fra i cittadini dello stato divenuti ormai gelosi del proprio e dell'onore della patria .
Nel 1868 aveva assunto la dilezione del giornale triestino II Cittadino, passato il primo gennaio 1887 in sua proprietà. Era spirato il 14 ottobre dello stesso anno.
Sulle colonne del suo foglio era comparso, il giorno 18, un articolo intitolato: Il veterano , nel quale si diceva che, in tempi calamitosi e difficili Antonio Antonaz tenne alto e glorioso il vessillo del patriottismo e del liberalismo. Fu lui i triestini onesti e leali lo riconoscono - che creò a Trieste il partito liberale, quel partito che, degenerato poscia in anarchia e in dispotismo e in favoritismo e in sciocche ambizioni, non è più all'altezza dei veri bisogni della patria .
E più oltre: tutti i pubblicisti più venerandi d'Italia, dal Bottero a Bonghi, da Carlo Pisani a Paulo Fambri tutti si ricordarono del nostro direttore e, nella sventura che ci ha colpito, ci trasmisero le loro condoglianze.
Le relazioni avute dalTAntonaz con Giambattista Bottero (n. 1822, m. 1897), attivo già nel Quarantotto nella Gazzetta del Popolo con Ruggero Bonghi (n. 1826, m. 1895), fondatore, assieme a Paulo Fambri (n. 1827, m. 1897), de La Stampa, sono la miglior prova di quel tempra egli fosse stato.