Rassegna storica del Risorgimento
MOTI 1848 ; GORIZIA
anno
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1948
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pagina
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97
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Jl tentativo di Un moto insurrezionale studentesco,, ecc. 97
etto, porla con porta, dovranno incontrarsi ogni giorno, vedersi* sentirsi, domandarsi consiglio ed ajulo. E voi stessi, voi capi d'una scuola chiamata per eccellenza Trananitù, tw>i destinati alla missione sublime di allevare nei giovani dei buoni uomini e dei buoni cittadini, voi responsabili del frutto rhe seminate nei loro teneri animi, voi altri stessi incominciato a spargere in essi il funesto seme dell'antipatia, del pregiudizio, dell'odio, della discordia? Ebbene, fatelo, ma io, in nome dell'umanità offesa superiore a qualunque *egge,in nome di tutta Trieste mia patria (esclusine i fondatori di alcuni casini che escludono noi) traendovi pei diritti della libera stampa davanti al tribunale della pubblica opinione, v'impronterò sulla fronte il marchio d'infamia. Così farei io e così parlerei.
ALESSANDRO PELLEGRINI cristiano cattolico apostòlico - romano .
Cinque giorni appresso era comparsa, sullo stesso foglio la seguente lettera:
Egregio Signor Estensore del Costituzionale!
Gorizia, 15 settembre 1848'
Sono a pregarla d'inserire nel reputato suo giornale queste poche righe a schiarimento dell'articolo che trovasi nel foglio N. 14 sotto la denominazione Nuovo delitto . Ho l'onore di firmarmi qui appiedi.
Se U sig. Alessandro Pellegrini che con tanto enfiamento *) apostrofa 2) l'Autorità da lui detta 3) Superiore delle scuole latine, prima di farlo si fosse informato,4) presso il prefetto del Ginnasio od il professore dello studente, cui fu sostituito un altro giovane egualmente distìnto per recitare U discorso d'uso nel giorno della distribuzione de* premi, intorno al vero motivo s) dell'avvenuto cambiamento; egli sarebbe venuto a sapere che
1 ) Se cosi chiama il sig. prefetto il più puro sentimento umano, ci dà a divedere che il suo bel cuore non conosce e sdegna sì fatti enfiamenti: tanto peggio per lui; massime se è prete.
2) a II sig. prefetto dovrebbe conoscere a fondo Omero e Virgilio. Ora quando Priamo ed Evandro* due modelli di padri, si sfogano in pianti e in lamenti sulla spoglia dei loro due figli Ettore e Fallante, ehi è che parla ed apostrofa Ivi con tanto enfiamento di cuore, i due poeti* o i due padri? Ebbene, anch'io, quantunque sia quello che sono e sull'altro, fo nel mio articolo da poeta drammatico mettendo Pensamento nel cuore, e l'apostrofe in bocca d'un padre ebreo che sente vivamente l'oltraggio fatto a' suo figli. Perciò dissi farei, parlerei, se fossi lor padre, e feci tutta quella scenata per arte, e non già in nome mio. Da ciò risulta che il sig. prefetto non sa distinguere l'autore dalla opera. Abbastanza male per un capo di scuola.
sj ISfon io, mala lettera di Gorizia chiama cotesto autorità scolastiche superiori: a me ne importa assai poco se lo sieno o no. Inoltre io ho fondato tutta quella scena sulla supposta veracità del racconto, e inesistenza della legge.
4) t Se fossi ricorso al prefetto ne saproi né più né meno di ciò che so adesso: ciò che la causa derivava da luti'altro. Che razza dì tutt'altro sia questo, indovinalo grillo. Del resto, finora ho sempre inteso dire che gli effetti derivino, e non già le causo: testimoni Locke Leibnitz, Kant e compagni .
;,j eh; domanda un motivo suppone sempre il vero, e non già il falso; ma il prefetto sente U bisogno di quell'epiteto, perciò ve lo mette .