Rassegna storica del Risorgimento
GUERRA 1848-1849
anno
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1948
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99
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VOLONTARI NAPOLETANI H ALLA PRIMA GUERRA D'INDIPENDENZA
I. ondata di entusiasmo, che si diffuse in Italia dopo l'eroica, vittoriosa insurrezióne di Milano e la dichiarazione di guerra di Carlo Alberto all'Austria, non lasciò indifferente Napoli, ove, già dal 25 marzo avevano avuto luogo manifestazioni per ottenere rinvio di truppe in Lombardia. ') Le autorità non poterono pertanto restare inattive e, presso i reparti della Guardia Nazionale, furono subito istituiti dei centri di reclutamento, destinati a raccogliere i volontari, che insieme alle truppe regolari avrebbero partecipato alla guerra contro l'Austria.
Un fascicolo di documenti dell'Archivio di Stato di Napoli 2) dà modo di seguire, con precisione di dati, l'attività svolta per l'organizzazione di uno dei battaglioni volontari: il terzo.
Insieme alla documentazione dell'operato del governo, vi è anche traccia di ima iniziativa, dovuta a due cittadini, Angelo Raffaele Perrotti e Pasquale Bruno Fernandez, che intendevano stabilire un posto di reclutamento in una casa privata, dandone notizia con un avviso a stampa da affiggere pubblicamente. In esso si faceva appello ai e giovani generosi, che bramassero sottoscriversi come volontari, per marciare in Italia alla difesa dei fratelli Lombardi . Per la iscrizione avrebbero dovuto dirigersi in Vico Pace a Forcella n. 11, 2 piano.
Prima di autorizzarne la diffusione, le autorità erano rimaste perplesse e ne fa fede la minuta di un promemoria in cui si precisa che l'arruolare volontari dovrebbe essere compito del governo, non di privati. Né dovettero concedere tale autorizzazione, poiché, mentre non si trova traccia di detto centro di reclutamento, in altro foglio a stampa, diretto ai giovani dell'Irpinia, conservato nello stesso fascicolo, questi vengono invitati a far capo alle autorità locali. Rivolgendosi al Ministero dell'Interno, perchè permetta l'affissione di quest'ultimo manifesto in provincia di Avellino, viene specificato che i promotori non. sono spinti né da desio di gloria, né bramogia (sic) di alti posti e grandi onori... ma solo di versare il [loro] sangue perla difesa della comune patria , ed aggiungono che, indi non ha guari la prima spedizione in Lombardia componevasi di generosi giovani. Pugliesi e Napolitani, poscia Calabrie Lucani, mancano ancora gli Irpini, nato il supplicante (Angelo R. Perrotti) tra' mondi (!) di quella provincia che mi onora, mi fo ardito sommettergli degli avvisi, onde benigni disporre per i mezzi dell'Intendente di Avellino, che venissero affissi per ì capoluoghi dei circondari, affinchè potessero soscriversi liberamente tutti quei giovani virtuosi che sentono amor di patria. Imponga quindi continua - l'È. V. a capi della Guardia di prendere esatto registro di nome, cognome, patria ed età, omettendo gli ammogliati e ciò con sollecitudine, tenendosi pronti gli annotati a mettersi in marcia appena ne riceveranno gli avviai3)
*) M. SCHD?A, La partenza dei napoletani per la guerra del 1848, Curiosità tratte da un manoscritto inedito, in Nuova Antologia, voi. CCCXXXIII (16 ott. 1927),
p. 458.
*) ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI, Ministero Interno, fascic. 1090, fase. 195
Lombardia, spedizione di volontari.
3} a richiesta è a firma degli stessi due firmatari del primo avviso. Angelo Raffaele Perrotti e cav. Pasquale Bruno Fernandez.