Rassegna storica del Risorgimento

CAVOUR, CAMILLO BENSO DI
anno <1948>   pagina <109>
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Alcune osservazioni, ecc*
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1. - COBBEZIONI DI EBBOBI OBTOGHAFICI E GRAMMATICALI
E noto come il Conte di Cavour, che aveva sufficiente padronanza della lin­gua francese, scrivesse mediocremente in lingua italiana. Nelle sue lettere non solo manca l'eleganza e la purezza della lingua, ma spesso ci si imbatte in veri e propri e alle volte grossolani errori ortografici e grammaticali, quando addirittura l'italiano non è che la traduzione letterale dì modi di dire francesi. Inoltre è da tener presente che il più delle volte le lettere sono state inoltrate senza che il Cavour le abbia rilette. *)
Non meraviglia certo nel Cavour questa imperfetta conoscenza della nostra lingua. Quanti erano in Piemonte osserva Edmondo Mayor che, a' tempi di Cavour, parlassero e scrivessero bene l'italiano?; e cita gustosi esempi di rovi­nosi spropositi contenuti perfino in documenti ufficiali, quali la Gazzetta Piemon­tese e l'Annuario di Corte. 2)
Ma, non ostante i difetti di lingua, le lettere del Conte di Cavonr presen­tano il pregio di una robusta vivezza espressiva, e di uno svolgimento rapido e stringato dei concetti.
Quale esempio di varianti dovute a correzione di errori grammaticali ed ortografici degli autografi possono valere le seguenti: nella lettera del 1 settem­bre 1857, in luogo di le dica, il Berti ed il Chiala correggono in gli dica; 3) nella lettera del 22 novembre 1855, mentre l'autografo ha: delle refezioni cui fece Azeglio, il testo del Chiala e della Raccolta Cavour e V Inghilterra è corretto ina delle refezioni che fece Azeglio;'1! così pure le parole: a secondare i sforzi della lettera del settembre 1857, sono state corrette dal Chiala in: a secondare gli sforzi; 5) e di queste varianti se ne potrebbero citare varie altre. *>)
2. - VARIANTI ESPLICATIVE DEL TESTO
Alcune varianti appaiono evidentemente introdotte a chiarimento ed inte­grazione del testo dell'autografo. Nella lettera scritta da Parigi il 14 aprile 1856 7) vi è un passo il cui testo originale avrebbe potuto indurre in un grave errore d'in­terpretazione il lettore frettoloso. Dice, infatti, l'autografo: Lord Clarendon disse schiettamente che poteva essere condotto a dichiarare la guerra all'Austria.
J) Ci sono delle materiali ripetizioni che ad una rilettura non sarebbero sfuggite Valga ad esempio il seguente passo della lettera del 1 agosto 1857: far firmare al Re il decreto di nomina dal Re, che il Chiala ha, naturalmente corretto. (CHIALA, op. eie., voi. 2, p. 483).
2> Nuove lettere r.ii.. a cura di EDMONDO MAYOB, p. XVIII e seg.
3) L. CHIALA, op. cìi., voi. 2, p. 487; D. BEBTI, op. ci., pp. 29-30.
H Berti la data: martedì 5 mattina e l'attribuisce al 1855. La datazione, come si potrà constatare in seguito, è erronea.
*) Ir. CHIALA, op. e*., voi. 2, p. 370; Cavour e Vlnghilterra cit voi. I, pagina 140.
) L. CHIALA, op. ci/., voi. 2, p. 497.
6) Si tenga, per altro, presento che alcune di queste varianti possono essere derivate da correzioni apportate quando le lettere furono ricopiate nei copialettere.
V D. BEBTI, op. cit., p. 40; L. CHIALA, op. eie, voi. 2, p. 434; Cavour e Vlnghilterra cit., voi. 1, p. 467.