Rassegna storica del Risorgimento

CAVOUR, CAMILLO BENSO DI
anno <1948>   pagina <114>
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114 V. E. Giuntala
Alle elezioni del novembre del .1857, che molte emozioni causarono al Cavour e ai suoi sostenitori, a causa dell'accanita lotta intrapresa dal partito clericale, il quale riportò un successo non previsto, si riferiscono due passi di due lettere del settembre di quell'anno al Battezzi.
Nel pubblicare la prima, del 17 settembre 1857, il Chi ala ha tagliato il brano seguente: Poiché sono a parlarle delle elezioni debbo dirle che quelle del Tamigny sono compromesse da Elia che favorisce apertamente i clericali. Il mio corrispon­dente è un mio cugino conservatore estremo ma illuminato ricco a più nulli o ni e proprietario di molti latifondi in Savoia. Ond'elli accusi Elia di perseguitare i liberali conviene che egli ne abbia fatto delle madornali. Vt.
Nella seconda, dello stesso mese, Pantografo ha il seguente passo: La rin­grazio degli infiniti disturbi ch'ella prende per assicurare l'elezione che il mio ni­pote 2) si studia di compromettere. Credo sia bene non lasciare ignorare la verità al suo padre3) che è uomo pratico e di buon senso. Il Chieda lo ha cosi modifi­cato: La ringrazio degli infiniti disturbi ch'ella prende per assicurare l'elezione di mio nipote *) eliminando i particolari che dovevano riuscire sgraditi ai famigliari di Cavour.
5. ERRORI DI LETTURA O DI TRASCRIZIONE
Un singolare errore di lettura o di trascrizione del Chiala nel riportare un importante passo della lettera del 16 aprile 1856, s) ha fatto si che il senso e la portata ne risultassero completamente capovolti.
U Conte di Cavour, nel riferire al Rattazzi un colloquio avuto col Conte Buoi, sicrivè: La conversazione fu lunga e assai animata... molte verità furono scam­biate, in modo però urbano e gentile. A questo punto l'autografo prosegue; Nel lasciarci dissi: parto col rincrescimento di vedere la nostre relazioni politiche peggiorate; ciò non toglie ch'io speri che conserverete grata rimembranza al pari dì me delle nostre relazioni personali.
Il Chiala riporta, invece: Nel lasciarci disse, e di conseguenza la frase che segue risulta attribuita non al Conte di Cavour, ma al Buoi.
Il Berti, così come il carteggio Cavour e VInghilterra, seguono l'autografo. E da notare che anche il Thayer, nel riferire il colloquio, segue la variante del Chiala. )
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Le varianti citate dimostrano quanto gravi siano le alterazioni.
Delle 28 lettere pubblicate dal Chiala, solo per quattro di èsse egli ha dato un testo assolutamente fedele agli autografi. Ma se nel Chiala il fenomeno della pubblicazione di testi incompleti e infedeli ebbe più forte evidenza, in misura
- *) L. CHIALA, op. cit., voi. 2, p, 495. a) Il marchese Aiunrdo di Cavour. 3) Il fratello Gustavo Benso di Cavour. *) L. CHIALA, op. eii.7 voi. 2, p. 496; D. BERTI, op. ài., p. 41.
5) L. CHIALA, op. cit., voi. 2, p. 436; Cavour e l'Inghilterra cit., voi. 1, pagina 468.
6) W. R. THAYER, La vita e i tempi di Cavour, Milano, 1930, voi. 1 , p, 423.