Rassegna storica del Risorgimento

BALCANI ; 1848-1849 ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1948>   pagina <159>
immagine non disponibile

La politica orientale e balcanica, ecc. 159
dell'Ungheria sono identiche 6 precisamente una sola, che entrambi i popoli vogliono nazionalità ed indipendenza e vincoli di fraternità, di commercio e d'al­leanza , che non amano rivoluzione ma miglioramento negli ordini interni, salve le basi indiscusse di religione e di proprietà che nei fatti di Roma si è detestato unanimemente l'assassinio di Rossi, che fu l'effetto di un fanatismo individuale e non d alcun partito che non si è mai voluto menomamente offendere la qualità o la persona del Pontefice e stanno già per comporsiche ora l'Italia ha Ministeri nazionali e 1 esercito sardo è pienamente ristorato dai suoi rovesci ed imminente il suo ritornare alla guerra, ecc. Questi, ed altri simili articoli possono firmarsi dallo stesso Legato. Meglio però da Ungheresi nativi si scriverà come le cento volte l'Austria abbia violato la Costituzione d'un popolo, che ha versato torrenti di sangue per la dinastia, che il sistema dei cordoni militari fu diretto mai sempre piuttosto contro l'Ungheria che non contro la Turchia, che dopo Leopoldo I l'Austria ha sempre mirato a distruggere la nazionalità ungarica, che Ginseppe II non la rispettò neppure un giorno, che ogni riconciliazione non è possibile, perchè l'Austria non può modificarsi senza distrug­gersi, che Slavi e Ungheresi non devono combattersi ma allearsi e costituirsi ciascuno per sé, l'un popolo dominando il Medio e l'altro il Basso Danubio, ecc. .
Accanto ad altri compiti minori, il Gioberti insisteva sul tasto fondamentale dell'alleanza tra Slavi, Magiari e Valacchia
[10) Il Sig. Inviato chiamerà ad accorrere alle bandiere ungheresi tutti gli Italiani che tuttora militano Botto le bandiere austriache- ed agli ufficiali offrirà l'au­mento di un grado, ed ai soldati la restituzione alle case non appena finita la guerra, non senza avvertire che chiunque non accorresse all'invito verrà nella sua patria con­sacrato alla infamia ed alla vendetta.
11) Secondo le informazioni che il Ministero ungherese darà all'Inviato egli conserverà o varierà le linee di spedizione dei suoi rapporti verso l'Italia, ma cercherà anche di conservarsi una linea propria e nota a lui solo di comunicazione.
12) Scriverà le notizie importanti anche alla Legazione [sarda a Costantino­poli e ciò specialmente nel caso che continuando le ostilità fra Slavi e Magiari sia costantemente incerta la comunicazione diretta fra Festh e 1* Italia.
e 13) Appena l'Inviato in Ungheria verrà informato chi sia l'altro Inviato sardo nei paesi slavi del Basso Danubio e dove prenda la sua principale residenza egli farà ogni sforzo di mantenersi in costante comunicazione con lui, e di persuadere i due popoli dei vantaggi che avrebbero nel bene costituire le loro separate rispettive nazio­nalità, onde i Magiari non vengano compressi dai Tedeschi e dagli Slavi, e quindi gli Slavi dai Tedeschi e Magiari, od almeno non possa la Russia assorbire questi paesi slavo-greci, e diffondervi i suoi micidiali sistemi di servito e di povertà. Se invece Magiari e Slavi si costituissero edJJalleasBero fra loro e cogli Italiani la sorte di tutti sarebbe assicurata ed una vasta parte d'Europa sorgerebbe a floridezza e potenza.
14) Le stesse considerazioni vogliono farsi sempre che lo si possa alle popo­lazioni valacchie rammentando la loro italiana (latina) origine, e quanto le loro osti­lità coi Magiari tornino di nocumento all'Italia, ai Magiari, ed alle prospere'sorti avve­nire dei Valacchi stessi. Sarà però necessario d'usare in ciò molta prudenza, perchè l'argomento dei Valacchi involge assai complicati interessi turchi e russi .