Rassegna storica del Risorgimento

BALCANI ; 1848-1849 ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1948>   pagina <160>
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160 Guido Quazza
Le istruzioni contemplavano in fine anche altre particolari indicazioni e racco*
mondazioni:
15) Gli Ebrei- per l'immensa estensione delle loro intime relazioni in tatto il centro e nord-est dell' Europa, possono essere assai utili ed esatti informatori, ma la venalità e doppiezza loro richiede di non fidarsi mai delle notizie se non si ottengono da più lati, e ai controllano mutuamente.
<c 16) Ai vapori greci, non uniti a Roma per la loro influenza grandissima nei paesi slavo-greci, in qualunque modo se ne presenti l'occasione, dimostrerà l'Inviato il massimo rispetto e procurerà d'insinuare ai medesimi le opportune idee.
e 17) Potrà 1* Inviato fare qualche dimostrazione di particolare stima alla Pre­sidenza dell'Accademia Ungherese delle Scienze, onde i più illustri scrittori d'Ungheria coli'autorità del loro nome e la forza dei loro scritti dispongano sempre più le menti ed i cuori a favore della causa italiana in ogni parte del paese.
18) Raccoglierà l'Inviato intorno a sé i principali Italiani dimoranti a Pesth per aver da loro notizie su cose e persone ed impartire agli stessi le direttive opportune. Gli agenti delle case italiane, commercianti di seterie, possono dare ragguagli anche concernenti la Bucovina, e le vicine regioni di Russia, ed indicare assai abili esplora­tori in qualunque località.
19) L'Inviato assicurerà il Governo ungherese che il Governo userà tutti ì riguardi ai soldati ungheresi che abbandonassero le schiere austriache in Italia, e ne farà uso in quelle operazioni d'alto interesse, che verranno concertate coli'Inviato ungherese, Sr. barone Spleny.
20) Si pone a disposizione del R. Inviato un fondo per le spese necessarie alle ordinarie ed alle straordinarie urgenze del servizio *) .
Passato ad Ancona il 5 gennaio, il Monti giungeva a Costantinopoli soltanto in febbraio z) ed era costretto a fermarsi, a causa delle difficoltà e dei pericoli del viaggio.3) Le paure della Turchia di fronte alla Russia e la sua diffidenza verso la politica pusil-lamine ed ambiziosa della Francia e dell'Inghilterra rendevano arduo il compito. E Rcachid pascià non osava prestarsi a far passare il Monti in Transilvania come membro del corpo sanitario dell'armata turca. Cosi che fu necessario combinare, tramiti il Tecco e il Czajka, un itinerario, indicato dal ministro serbo Haraczanin, per Vidino e Negotin in territorio serbo, sulla frontiera del Banato: passato quivi il Danubio, il Monti, avrobb e poi puntato su Debreczin o su Hermanstadt. Se il Bem e lo Stratimirovitch avevano veramente, come si diceva, già congiunto le -proprie forze, il passaggio dell'inviato sardo sarebbe divenuto assai difficile. Intanto, nel forzato soggiorno a Costantinopoli, egli si muniva di commendatizie pel Kossuth, per il generale Stxatimirowitch e per il patriarca Rajacsich, e contava di concertare a Negotin col Ceranti l'azione di lui. sul
') Istruzione per il Signor Inviato in Ungheria, in Carte Poi, div., cart. 28, n. 172. Cenno fugace in Bianchi VI, 121, e Morawsky, 1889.
*) Non ho potuto appurare il giorno.
*) Monti, Ancona 7 gennaio '49, Costantinopoli S marzo '49, in Carte Poi. div., cart. 28, n. 172.