Rassegna storica del Risorgimento

BALCANI ; 1848-1849 ; SARDEGNA (REGNO DI)
anno <1948>   pagina <162>
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162 Guido Quatta
de la diète de Kremsir, revoltées par l'incarcération d'un nonibrc dcs élus da peuple, et leur moral autant quo leur confiancc chancellante complètcment abattues par l'in-tervention des Russes en Transilvanie, et les Slavei enfin, ces mèmes Slaves sor lesquels la Monarchie fondait l'espoir de sa regénération, devenus la crainte du prfisent et la terreur de l'avenir, où peut-elle, bette puissance caduque et agonisantc, entourée de tants d'abimes, txouver la branche aauveur, ponr la rctenir dans sa caute préci-pitée?. l)
Per questo, scrivendo al Monti, da Torino si parlava ancora delle offerte unghe­resi di alleanza *) e gli si davano istruzioni affinchè si tenesse in contatto col Cerniti ed evitasse collegamenti personali pericolosi, ma continuasse ad approfondire l'esame della situazione orientale e ad agire nel senso conciliativo indicato dal Gioberti nelle prime istruzioni. 3)
Tuttavia le vicende della guerra in Italia e l'involuzione delle condizioni gene­rali d'Europa verso il ritorno agli antichi regimi già minacciavano di distruggere tutti i piani del governo sardo. Il Tecco e lo Czajka a Costantinopoli incontravano difficoltà sempre più gravi nell'opera di arruolamento dei rifugiati polacchi e a stento scampa­vano da un tumulto di popolo provocato dagli Austro-rusBi di fronte al locale in cui alloggiavano questi polacchi. Con sforzo del Tecco, del Cerniti e del Czajka si era potuto evitare uà orto pericoloso e i legionari si erano poi imbarcati per Genova. *)
Il principato serbo frapponeva ostacoli all'istituzione del consolato di Belgrado, che quindi subiva rinvìi nonostante l'aiuto turco. Inoltre l'intervento russo in Tran-silvania in febbraio, se era tale da facilitare la riconciliazione tra Slavi e Magiari, poteva precipitare la soluzione dei conflitti balcanici in senso favorevole agli austro-russi.5)
Il Monti, avventuratosi verso la Transi 1 Vania attraverso la Valacchia, era stato catturato a Craiowa dai Russi e perquisito. Rilasciato perchè aveva potuto distruggere i dispacci che portava con sé, aveva però dovuto ritornare indietro a Vidino e di qui essendo privo di passaporto e di credenziali per la dieta ungherese e sprovvisto di fondi, correre nuovamente a Costantinopoli. Era giunto qui il 21 marzo e col Tecco aveva cercato l'appoggio tacito del governo turco.
Alla fine di marzo qualche speranza venne ridata dall'ottenuta concessione del consolato di Belgrado e dalle buone notizie dell'azione compiuta in Croazia da un agente del Monti, Emanuele Jokiks.6) Qualche pegno maggiore per il successo della missione offri pure il rafforzamento dell'associazione filosi ava a Torino, Inoltre la nomina a bano di Croazia e voivoda di Serbia del gen. Stratimirovich fatta dal Kossuth poteva essere un'abilissima mossa per riparare i vecchi e fatali errori dei Magiari verso gli Slavi e facilitarne la riconciliazione. In questa prospettiva era opportuno, secondo
1) Spleny al Ministro, Torino, 20 marzo 1849, ivi.
2) Istruzioni al Monti, 6 mazzo '49, in Carte Poi. div., cart. 28, n. 170.
3) Istruzioni al Sig. T. Col. Monti, Torino, 24 marzo 1849, in Carte Poi. div., cart. 28, n. 170.
4) Tecco, Costantinopoli, 16 febbraio '49; Morawski, 1885.
5) Tecco, 17 febbraio, 15 marzo, 5 aprile '49.
6) Monti, Costantinopoli* 24 marzo '49; Jokiks al Ministro sardo degli Affari Esteri, Torino, 24 marzo '49, in Carte Poi. div., cart. 28, n. 172. Il riconoscimento del consolato di Belgrado pare dalla lettera del Monti avvenuto, mentre il Morawski (p. 1887) lo mette in dubbio.