Rassegna storica del Risorgimento
BALCANI ; 1848-1849 ; SARDEGNA (REGNO DI)
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164 Guido Quazsa
in avvenire. Gli interessi politici e commerciali d'ambì i popoli coincidono e non colli dono. L'Ungheria e l'Italia devono rendersi reciprocamente prospere e grandi, mi diceva il sommo Presidente. Fui ben accolto, come il barone Spleny a Torino, inviato ungherese . -)
Sull'intervento russo il Monti scriveva ancora il 9 giugno;
E una intervenzione sì grave sarebbe forse il segnale del conflitto europeo contro una brutale reazione, dal quale la Russia sarebbe troppo minacciata, assai meno potente e preparato essendo il famigerato colosso di quanto lo si crede generalmente. Lunga scuola di costituzione e di educazione politica e militare forniscono all'Ungheria alcune apparizioni di primo rango, e una pluralità di uomini sagaci e sperimentati nei differenti servizi dello stato. La massa è composta per la maggior parte del ceto robusto e selvaggio dei coloni, or ora emancipati dalla schiavitù f eodale per opera della generosa intelligenza di questi nobili, quindi interessati al trionfo della causa, e capaci poi di tutto lo slancio della poesia e dell'orgoglio nazionale. Questa densa massa si muove come un sol uomo al cenno di Kossuth. Quest'uomo unisce allo slancio d'un profeta, il carattere puro e abnegativo d'un Cristo la finezza e il tatto di un Machiavello. Di quanta prudenza non ebbe d'uopo onde, per lo spazio di quindici anni, preparare la sua nazióne a comprendere il giorno 14 aprile 1849, primo immortale per l'Ungheria? Siccome la razza sassone e slovacca si è assimilata al movimento magiaro, cosi si può far ascendere a circa 10 milioni il popolo che fa guerra all'Austria. Colla creazione di carta monetata garantita sui beni ecclesiastici e sulla proprietà dei grandi possidenti, Kossuth ha dato un colpo mortale al credito austriaco e messe le finanze in istato di sopperire ai bisogni di una lunga guerra. Del resto non v'ha suolo più ricco di questo in grandi risorse: miniere di tutti i metalli nell'Ungheria settentrionale e in Transil-van ia.
e Quanto ai sud-Slavi, hanno mostrato che essi per intelligenza e per forza mate-rial e sono di gran lunga inferiori ai magiari. Ingannati, compromessi dall'Austria, sagrifieati in questa lotta, essi sono costretti a comprendere che interessi, esistenza, avvenire, tutto dipende per essi da una sincera unione ai magiari con quelle garanzie di eguaglianza e di libertà ch'essi offrono loro; sempre però alla condizione di un'assoluta integrità dell'Ungheria quale stato di 15 milioni di abitanti e coi suoi sbocchi al mar Nero e all'Adriatico*.
Con scarsa conoscenza della situazione generale il Monti insisteva quindi sull'importanza d'un'alleanza stretta con l'Ungheria e si metteva ad organizzare una legione italiana coi resti del reggimento veneto Zanini e coi prigionieri e disertori dei reggimenti Wimpfen, Cenepini, cavalleggeri Kress, nel numero di circa duemila. Chiedeva per questo la riconferma dell'incarico e il grado di colonnello.2) E intanto emanava un vibrante proclama ai suoi legionari:
Soldati 1
Quando la nazione ungherese, in risposta alle simpatie e ai veri interessi che ad essa stringe la nazione italiana, decretava di riunirvi in una sola legione essa vi onorava di tuttala sua fraterna fiducia. Il rendervi degni di questa fiducia dev'essere il primo vostro sentimento, ed esso solo basterebbe, io lo so, fare di voi una legione di eroi.
) Monti, Debreczin, 22 maggio '49. *) Monti, Peath, 9 giugno *49.