Rassegna storica del Risorgimento
GENTILINI ENRICO
anno
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1948
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pagina
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241
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Il pensiero sociale del mazziniano Enrico Gentilhii 241
del diritto di tubare in grande;... diritto che tiene il capitalista per arricchirai oltre misura e presto ) qualora non badassimo che il Gentilini intende riferirsi al commercio come speculazione: a proposito del commercio in senso proprio (cioè di quell'attività che si propone di operare il cambio fra i prodotti delle diverse latitudini e de* vari popoli; di trasportare i prodotti ove la consumazione lo richiede} di stabilire il bilancio fra l'offerta e la demanda per fissare il valore de' prodotti) (p. 85), magnificai benefici se contribuisce ad aumentare i consumi dei popoli, il cui incremento è una misura del progresso. Nazione e Popolo, Progresso e Associazione: non usciremmo dall'ambito del pensiero mazziniano se il Gentilini non prendesse decisamente posizione a favore dei diseredati, meno preoccupato della questione politica e nazionale che di quella economica: e sociale. Se in molti passi indulge al sentimentalismo V) e all'indeterminatezza del Maestro, *) in altri la sollecitudine etica si anima di un pathos concreto, ad esempio quando contrappone la sorte del ricco a quella delpovero (pp. 104-197) che cresco nelle privazioni impedito da faticosi lavori a sviluppare l'intelligenza, cui lo stesso matrimonio riesce travaglioso nelle sue conseguenze, e anche morto è oggetto di frettolose attenzioni in un funerale in cui un impaziente sacerdote... negligente e muto va innanzi . Nessuna utile riforma dello stato se non si riforma la Bocietà civile, che il Gentilini vede composta di tre classi:
in classe nobile ed in classe dell'ordine, perchè arricchita; il rimanente è di so-prapiù, cioè di esseri tenuti di mezzo fra la bestia e l'uomo, destinati al lavoro ed a servire ai bisogni e alle stranezze di que* signori. Quelle poi sono le classi oneste (chieggo scusa alle stesse se a ciò mi avanzo), perchè godendo di tutti i benefici, pagano puntualmente le imposizioni, mentre assottigliano però la mercede quando non l'estorcono; soddisfano ai creditori, rispettano rigorosamente le leggi che li favoriscono, strisciano nelle anticamere, appoggiano qualunque atto dispotico che freni, com'essi sogliono dire, la canaglia. La canaglia, la plebe il popolo, come suolai dire, è pur quello che voi onestissimi signori riducete agli estremi, illudendolo, piaggiandolo, ed egli espone la sua vita per voi, si fa sbudellare senza intento di interesse futuro, lascia al momento gli strumenti del lavoro, per riprenderli dopo la vittoria, vittoria da esso riportata e da voi goduta; vittoria acquistata col suo sangue, colle morti, e che concede, a chi l'ha riportata, di vivere di nuovo negli affanni. Canaglia! eppure nelle commozioni le abbandonate vilmente i vostri averi, ed essa, quantunque padrona, malgrado la sua miseria, porge l'esempio della generosità, della probità, a chi usufruisce de' suoi sudori, rispetta la proprietà e grida morte al ladro! (pp. 108-9).
l) Il sentimento è il senso dell'anima il più spontaneo, il più naturale, il. primo in ordine di tutti i fenomeni morali intellettuali. L'intelligenza per sé... è vaga, 6 la concezione confusa del bene e del male (cfr. p. 93).
2) A proposito, per es., dell'idea del progresso il Mazzini, che certo non ha scritto poco in materia, è talmente vago e impreciso dal punto di vista concettuale che non si sa a quale delle due concezioni, fondamentali nell'età della Restaurazione, si accosti: sicuramente partecipò di entrambe. I termini Creatore, Dio, Creatura, Creato ecc. nel Mazzini e nel Gentilini non hanno alcun valore preciso, neppure quello volgare, perchè avevano letto vari filosofi, ma non ne avevano derivato che osservazioni slegate e imputano aBa filosofia colpe immaginarie: Maledetta la filosofia, che si piacque ognora d'agitar quistioni per dettare il dubbio sviar l'attenzione, trasformar la verità, stimolale alla diffidenza, ed assoggettare all'inganno (p. 102). Lo spiritualismo che li ispira non è più determinato del materialismo che combattono: la filosofia e l'ipocrisia sparsero la mala semente ohe s'insinua nel cuore de' popoli, il materialismo (p. 102). Probabilmente per materialismo intendono l'utìlitarismo a sfondo sensistico.