Rassegna storica del Risorgimento
FUSINATO ARNALDO
anno
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1948
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pagina
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245
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Una lettera di Arnaldo Fusi/iato 245
Ecco di che si tratta:
Come le sarà nolo mio fratello Clemente., avvocato prima a Chioggia, poscia a Venezia, fii sciaguratamente involto nel malaugurato processo di S. Giorgio e condannato a 16 anni di carcere duro. Contro questa sentenza, il giorno 20 dello scorso mese egli interpose ricorso ai Tribunali Superiori militari di Vienna, e siccome i motivi su cui si fonda la pronunziala sentenza, sono destituiti di ogni legate fondamento e mancano quindi evi' dentemente le prove dei crimini imputatigli, così dovrébbesi ragionevolmente sperare in una completa riforma della prima sentenza. Senonchi l'esperienza ci ammaestra pur troppo, come nei processi politici, specialmente se affidati alle autorità militari, l'arbitrio funziona sovente, in luogo della legge, e come un'influente raccomandazione sìa tal volta più valida ed efficace delle più chiare e precise determinazioni del codice. ? perciò che il comune amico Dr. Bressanin, amicissimo esso pure di mio fratello, conoscendo Viinùaa e fiduciosa relazione in cui Ella, sign. avvocato si trova coli'egregio Padre Giuseppe, la cui possente influenza si traduce in atti tanto benefici e generosi, mi muniva dell'acchiusa commendatizia per Lei, assicurandomi ch'Ella mi avrebbe di tutto cuore passalo il suo valido appoggio. Era mia intenzione per tanto di recarmi subito dopo il Natale a Verona, onde pregarla di presentarmi al Rev. Padre, che istruito da me dell'enorme e patente ingiustizia commessa dalla I istanza in confronto di mio fratello, non mi avrebbe eertamente rifiutato il suo valido patrocinio, per ottenere, benché tardi, dai Tribunali superiori quella riparazione che la coscienza di un giudice probo ed illuminato non può rifiutare ad un innocente. Il protrarre più. a lungo questa pratica non è ulteriormente compatibile coli'urgenza del caso, per cui impossibilitato come sono a muovermi mi trovo nella necessità di affidare direttamente a Lei questo incarico, coli'intima persuasione che in fin dei conti mio fratello non ci avrà che a guadagnare. Perchè ella possa farsi un'idea di db che si tratta, le accompagno l'unito Promemoria, dal quale se non altro rileverà come l'invocata raccomandazione si accordi pienamente sui sentiménti di giustizia e di umanità di cui mi dicono sia altamente informato il nobile animo di quell'egregio, sul cui appoggio non posso a meno di fiduciosamente contare. Le tante cose che di Lei mi disse il Dr. Bressanin, mi dispensano dall'aggiungere nuove e inutili sollecitazioni, sicuro come sono che Ella farà per mio fratello quanto la bontà del suo cuore le saprà suggerire. Mi offro, l'occasione di ricambiarle almeno in parte un tratto si squisito di cortesia e mi creda con ogni maniera il suo
dev. obblig.mo servo Arnaldo Fusi nato.
N, B. - Nella basta che contiene questa lettera mancano tanto la lettera di presentazione del Dr. Bressanin per padre Giuseppe, qui ricordata, come pure il memoriale a cui accenna Arnaldo Fusinato.
Nel frattempo, sempre nella tema della riconferma della condanna, Clemente secondalo efficacemente dal fratello e da amici - - aveva pnrc pensato ad evadere dal carcere di S. Giorgio, ma dopo parecchi giorni di ansie e faticho in cui tutto sembrava risolversi nel migliore dei modi, un improvviso ordine lo tramutava di cella, sconvolgendo cosi ogni piano che poro non era più necessario. Poco dopo infatti perveniva la nuova suprema sentenza di assoluzióne per insuffiennzu di prove, ridando a quel degno .cospiratore la libertà. La breve lettera della moglie di Arnaldo ad un comune