Rassegna storica del Risorgimento

BUTTINI TERESA
anno <1948>   pagina <247>
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AMICI SCOMPARSI
TERESA BTJTTINI IN GIROTTI
Una grave perdita hanno subito gli studi di storia del Risorgimento con l'imma­tura motte di Teresa Bui Uni in Girotti, spentasi pressoché improvvisamente in Torino il 5 dicembre 1946. Benché la grande Sua modestia Le facesse preferire la serena quiete del ano studiolo alle riunioni e ai Congressi, ai quali offrì tuttavia pregevolissimi con* tributi, EDa era ben nota agli studiosi per la serietà dei lavori, condotti con metodo scrupolosamente scientifico e con indagine esauriente, per l'acuta intuizione di tempi e dì ambienti che seppe far rivivere.
Dalla natia Verzuolo trasferitasi a Torino, dove chi scrive l'ebbe diletta compagna di liceo e di università, si preparò severamente a coltivare gli studi storici, cui deside­rava dedicarsi, seguendo i corsi di paleografia e diplomatica presso l'Archivio di Stato, dove otteneva il relativo diploma. Laureata in Lettere, si iscrisse alla Facoltà di Legge, e ne superò gli esami; conseguì altro diploma di particolare cultura geografica presso la Facoltà di Scienze, e approfondì la conoscenza di parecchie lingue straniere.
Costanzo Rinaudo, già Suo maestro, la chiamò fin dal 1914 a collaborare alla Rivista Storica Italiana per le recensioni e lo spoglio dei periodici. Fu in seguito apprezzata collaboratrice di altre Riviste: specialmente della ce Rivista d'Italia per la rubrica dedicata alla storia del giornalismo italiano *) quindi della Rassegna sto­rica del Risorgimento, edita dal nostro Istituto e del Risorgimento Italiano del De Magistris, dal 1921 in poi. Dal Suo maestro Pietro Fedele e da Alessandro Luzio Le vennero affidati ripetutamente importanti documenti, che formarono oggetto di studi pregiati 2) l'ultimo dei quali lasciò purtroppo incompiuto.
La serietà della Sua preparazione e del Suo carattere Le conciliò altresì la fiducia di nobili famiglie piemontesi dal glorioso passato, e il Conte di Santa Rosa Le aperse i tesori del domestico archivio, dal quale Ella attinse copiosamente, anzitutto per la sua tesi di laurea, poi per altre pubblicazioni.3)
Particolare competenza Fila dimostrò nel rivivere l'ambiente e l'azione della Destra piemontese liberale e conservatrice, nella prima metà del sec.XlX e le relazioni fra Stato e Chiesa nel regno di Sardegna, nello stesso periodo.4) L'ultima opera Sna
-) Dello stesso anno 1914 sono gli articoli: Stefano Sampól e due giornali torinesi (1848-1850), Rivista d'Italia, XVII, 4; e Don Giacomo Margotti eia nascita détta Campana, Ibidem., XVII, 10.
2) A. BOZZOLA e T. BUTTINE, Stato e Chiesa nel Regno di Sardegna nrgli anni 184950 e la Missione Pìnelli a Roma, il Risorgimento Italiano, Voi. XIII, fase 3-4, 1931; pp. 124.
T. BOTTINI, Un manoscritto inedito di Vittorio Emanuele 1. Nel voi. La rivolu­zione piemontese del 1821. Studi e documenti pubblicati dalla Società Storica Subal­pina. Torino, Bocca, 1921, pp. 42.
3) // viaggio a Parigi e a Londra di Camillo Cavour e Pietro di S. Rosa nel 1835 nel Diario del S. Rosa. In Rassegna storica del Risorgimento , II, 3,1915.
4) La destra liberale e conservatrice del 1849 (luglio-novembre). D Risorgimento Italiano, XVII, I, 1924, pp. 21.
Garibaldi e il Governo Sardo nel settembre del 1848. In Rassegna storica del Risor­gimento, VI, 2, 1919.
La morte di Gregorio XVI e V'elesione di Pio IX nette lettere del Viceconsolo L. Basso al Conto Solaro della Margarita. In Rassegna storica del Risorgimento , Anno XXVII, fase. I, gennaio 1940.