Rassegna storica del Risorgimento

MONDAINI GENNARO
anno <1948>   pagina <266>
immagine non disponibile

266 labri e periodici
problemi spesso del tutto inBussistenti, promossi, per lo più, da riottose passioni di parte. L necessario non fermarsi alle manifestazioni esteriori, confondendo, come si suole, il giansenismo autentico con movimenti in apparenza a ìli ni (quali l'illuminismo super-confessionale e razionalistico, Filluminismo cattolico, la massoneria e il giacobismo di ogni specie) ma che da quello in realtà si differenziano profondamente per dottrina e per atteggiamento spirituale; ed è necessario soprattutto non accontentarsi di trarre conclusioni definitive da ricerche troppo frettolose o limitate ad alcune regioni e ad alcune individualità, sia pure spiccate; o da presupposti teorici non sorretti da valide prove.
Sulla buona via si è messo Ernesto Codignola, che da alcuni anni va pubblicando numerosi documenti inediti di eccezionale importanza, tratti faticosamente da archivi nostrani e stranieri, pubblici e privati, e con saggi particolari ben meditati e con recen­sioni polemiche dotte e nutrite si studia di dissipare, fuor di ogni veduta preconcetta, la nuvola di menzogne e di equivoci che ancor si addensa su questo settore interes­santissimo, ma per lo più trascurato, della nostra storia. Gli scritti suoi più significativi, rielaborati e in parte ampliati, raccoglie ora in un elegante volume edito dalla bene­merita Nuova Italia di Firenze; ed è lettura assai giovevole per un'informazione, succinta, sì, ma chiara e serena, sull'individuazione del fenomeno, sulle sue origini più certe, sui suoi sviluppi.
Il Codignola è d'avviso (e il suo asserto è confortato da convincenti attestazioni) che il giansenismo italiano (contrariamente al giudizio insistentemente espresso più volte da uno storico eminente) non è un semplice fatto di conservazione e di reazione, fautore di immobilità ecclesiastica; ma un notevole moto eversivo e rivoluzionario che, sia pur affetto da interna incoerenza, ha, comunque, collaborato a sommovere la sta­gnante fissità teorica del cattolicesimo della Controriforma e a dissolvere la solida strut­tura autoritaria ed accentrata del papato post-tridentino; ed ha preparato, sia pure indirettamente (e senza dubbio inconsapevolmente), la fioritura del cattolicesimo libe­rale del primo ottocento.
Per comprendere la vera significazione storica del giansenismo (avverte il Codi­gnola) convien considerare attentamente quale ne sia stata la teologia: non un inerte contenuto dottrinale o un vano esercizio di scuola, ma una visione totale della verità intensamente vissuta, una fede ardente che impegnò a fondo la personalità e alimentò un intransigente e pugnace proselitismo a favore della verità conculcata. I giansenisti nostri non son stati nulla più che riformatori religiosi, decisi però a non spezzare, a nessun costo, la unità della Chiesa: ribelli, si, all'accentramento e all'assolutismo poli­tico del papato, ma sottomessi, nel contempo all'autorità pontificia. A codesta finale ineffettaalità del loro assunto si deve se essi fallirono nella loro attività riformistica (non già alle condanne di Roma o al trionfo su di essi dei Gesuiti, come si va di solito opinando): il che però nulla toglie al valore storico dell'opera loro, almeno nell'ambito in eoi essa si è svolta. Alieni da ogni curiosità intellettuale disinteressata, avversari irriducibili della filosofia francese dell'illuminismo, respinta come empia, racchiusi nei confini angusti dell'agosti nisnio, che vissero con profonda interiorità e con travol­gente passione, essi incarnarono la logica elementare e spietata della pura coscienza religiosa contro la sofistica dell'opportunismo politico, ma con un accento ben vivo sulla rivendicazione della persona morale che li accomuna con le altre correnti rivolu­zionarie del settecento: per codesto unico punto però, che per tutto il resto son divisi da irrefragabili divergenze d'idee.
Anche sulla preistoria del nostro giansenismo, avvolta sinora nella tenebra più folta, (comunemente Io ai credo un moto di germinazione estravagante e quasi improv­viso) gettan luce le indagini laboriose e diligontissime del Codignola. Esso è sorto, da noi, spontaneo, e assai presto, con un'attività dapprima sotterranea e clandestina di alcuni gruppi, ma fattasi a mano a mano più vivace e diffusa, perchè alimentata soprattutto da altri indirizzi affini, più robusti, d'oltralpe. Avversari decisi del lassismo