Rassegna storica del Risorgimento
DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; LEGA ITALIANA
anno
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1917
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pagina
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726
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im
G. Paladino
che, ove esso non fosse accompagnato da equa soddisfazione, intendeva come cessate le sue funzioni diplomatiche presso la Corte borbonica. A questo punto ci aspetteremmo chi sa quali dichiarazioni di scusa e quali genuflessioni da parte del governo napoletano J in vece il principe di Cariati con nota del 27 marzo si limitò a riprovare l'accaduto, assicurando che la forza pubblica non erasi trovala in potere di frenare Timpeto della moltitudine. 11 che - aggiunse - non. dee recar meraviglia ai signor Principe, poiché egli ben conosce che in Capitale, ov'era citata qual modello la vigilanza del governo, nonché la disciplina e devozione delle milizie di ogni specie, non si sono potuti impedire avvenimenti di ben altra gravità . In ogni modo - questa era la sola soddisfazione che il ministro degli esteri dava allo Sob warzenberg - il governo napoletano avrebbe colta qualsiasi occasione per riparare all'offesa, per quanto le imponenti circostanze dei tempi lo avessero concesso.3 Una risposta così vaga, indice della tranquillità d'animo in cui si sentiva il ministro dire Ferdinando, e che non sarebbe certo venuta dal governo napoletano, se esso fòsse stato prono ai voleri dell1 Austria, non appagò naturalmente l'I. e R. rappresentante, il quale in replica chiese una categorica risposta a queste due domande: 1 che lo stemma fosse rimesso al suo posto per ordine del governo* e in presenza di un regio funzionario ; 2* che al più presto s'inserisse nel Giornale Ufficiale una dichiarazione contenente le espressioni di riprovazione del fatto.8 E, poiché nel frattempo erano cominciati gli arruolamenti volontari per la Lombardia, lo Schwarzenberg con altra nota chiese spiegazioni anche ai riguardo.4 n Cariati rispose subito che, attese le dimissioni del Ministero di cui faceva parte, non si sentiva autorizzato ad assumere la grave responsabilità di dar riscontro alle due note8; ma la risposta non giunse a destinazione perchè ì legato austriaco nella notte precedente, prima cioè che scadesse il termine delle ventiquattro ore assegnato al governo napoletano, s'imbarcò precipitosamente sul piroscafo austriaco il Vulcano, ed abbandonò la capitale.0
' Lo stesso allo stesso, 27 marno 1848. (Ivi).
2 Cariati a Schwarzenberg, 27 marzo 1848. (Ivi). La capitole a cui alludeva
era Roma.
* Schwarzenberg a Cariali, 27 marzo 1848. (Ivi).
* Lo etosso allo stesso, 27 marzo 1848. (Ivi).
< Cariati a Schwarzenberg, 28 man 1848. (Ivi).
o Circolare del Cariati al Corpo diplomatico accreditato in Napoli, 30 marzo-1848. JSbte dello stesso al Bamirez, rappresentante napoletano a Vienna, 30 marzo* 1848. (Ivi).