Rassegna storica del Risorgimento
MONDAINI GENNARO
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1948
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332
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Vita dell'Istituto
Portò il saluto della Storia Patria il prof. Carlo Alberto Garufi, coi seguirono Fon. Gennaro Patrieolo, Sindaco di Palermo, l*on. aw. prof* Franco Restivo, Vice Presidente del Governo della Regione Siciliana, il prof. Mauro Guazzose, Presidente del Comitato Esecutivo per le Celebrazioni del 1848. Il prof. Morgben diede, quindi lettura del seguente nobilissimo messaggio del prof. Gaetano De Sanctis clic fu dai presenti ascolato coi sensi della massima deferenza : NclTaderixc a nome della Giunta Centrale per gli Studi Storici e degli Istituti Storici Nazionali iniziava il messaggio alla celebrazione centenaria della rivoluzione siciliana, mi piace rilevare la importanza che, iniziando i moti del '48, quella rivoluzione ebbe nella storia italiana. I siciliani, benché primi si mostrassero appieno consapevoli della intollerabilità delle condizioni vigenti e della necessità di un rinnovamento, non vollero nella propria rivoluzione rinnegare le tradizioni della loro isola, nei nuovi ideali e nelle nuove esigenze della vita italiana ed europea. Questo nobilissimo sforzo di superamento dell'astrattismo ereditato dalle dottrine illuministiche che viziava in molti italiani la concezione del progresso-nazionale, fu causa della incomprensione che incontrò nella penisola la rivoluzione siciliana e dell'isolamento che ne affrettò l'insuccesso. Ma esso costituisce un insegnamento perenne che la Sicilia ha dato a tutti gli italiani perchè non si costruisse stabilmente, ignorando, trascurando o anche avversando le forze vive ed operanti che il passato ha trasmesso al nostro presente, ma solo mettendo in valore quelle forze, nel consertarle con le aspirazioni nuove, create dal progresso economico e culturale. Che a questo principio si ispiri in tutta Italia l'opera di ricostruzione cui attendiamo e che per questa via si elimini quel distacco fra governo e popolo, il quale aggravatosi negli ultimi anni è stato la causa precipua delle nostre sventure, tale è l'augurio con cui saluto gli studiosi italiani convenuti oggi a Palermo .
Una irrefrenabile scroscio di applausi salutò, poi, le parole che il prof. Silvio Rutterà pronunziò a nome di Trieste, e che riunì, in un palpito di alta italianità, tutti i presenti.
L'indomani, nella stessa Sala Di Maggio messa a disposizione dalla Storia Patria, ai iniziarono i lavori. Su proposta del prof. Ghisalberti, fu chiamato alla presidenza il prof. Rodolico. Si ebbe, nella mattinata, lo svolgimento delle seguenti comunicazioni, molte delle quali originarono feconde discussioni: A. M. Ghisalberti, Confessioni di uno storico professionale; Eugenio di Carlo, Prodromi del '48: la lettera di Malfa; Franco Valsecchi, Inghilterra e Sicilia nel 1848: la missione di Lord Minto; Geatano Falzone, La missione di Filippo Parlatore attraverso le Memorie Inedite dèlio stesso ed altri documenti', Stefano Marjus, Luigi Kossuth e i siciliani del '48. Nel pomeriggio si ebbero le comunicazioni di Raffaello Morghen, La rivoluzione del Vespro e la Rivoluzione Siciliana del 1848 nella visione storica di Michele Amari; Col. Luigi Mondin!, Aspetti militari della rivoluzione siciliana; Emilia Morelli, Mazzini e la Sicilia; Luigi Antonio Pagano, La rivoluzione siciliana del 1848 in una lettera del generale Di Maio al Visconte d'Arlincourt; Lajos Pasztor, Giorgio Asproni e l'opinione pubblica italiana sulla comune guerra di indipendenza, italoungherese.
Nella seduta antimeridiana del 14 gennaio riferirono Nicolò Rodolico su Italianità del moto di Sioilia, Pier Fausto Palumbo su Spunti sociali dei moti del '48 sul continente e in Sicilia, Giuseppe FriseUa Velia su Gli aspetti economici della rivoluzione siciliana del 1848, Giuseppe Coltrerà S. .T. su I Gesuiti nel 1848, Francesco Brancato su 17 Parlamento Siciliano nel 1848 netta sua attutita- costituente, Carmelina Naselli, su Fonti ine" dite sulla rivoluzione del 1848 in Sicilia. In quella pomeridiana, invece, Emanuele Librino su Emissari siciliani a Napoli ed emissari borbonici in Sicilia, Liborio Giuflré su Cause ed effetti della rivoluzione siciliana del 12 gennaio 1848, Tiberio Kardos su La rivoluzione siciliana a l'opinione pubblica ungherese) N. D. Evola su Crispi giornalista nel 1848, Calogero Di Mino nuli popolo nella rivoluzione del 1848, Giovanni Agnello di Ramata sa I deputati di Cefalo nel 1848, Giovanni Raùtotta su Filippo Cordova, e Francesco Giunta su Gli studenti universitari nel 1848.