Rassegna storica del Risorgimento
MONDAINI GENNARO
anno
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1948
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pagina
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342
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342 Vita dell'Istituto
I grandi pannelli alle pareti opera del pittore Mario Degosperi, che ricordano in sintesi le quattro fasi del *48 Trentino con belle visioni dello spedizione dei Corpi Franchi attraverso le nostre valli, ed i quadri del pittore Armoni, rievocanti l'aspetto di Trento nel '48 sulla scorta di stampe del tempo creano una cornice di efficace suggestione per il visitatore che, ben disposto dal quadro generale, passa più. volentieri ad osservare i ricordi, i manoscritti, le incisioni, le fotografie e gli oggetti vari allineati nelle vetrine e chiaramente illustrati con cartellini indicatori.
Sfila cosi dinanzi al nostro occhio, in sintesi efficace, la storia cronologica di Trento quarantottesca: l'insurrezione del 19 marzo in cui furono chieste riforme d'immediata fusione col Lombardo Veneto, la Costituzione della Guardia Civica e dei Governi provvisori di Tione, Cles e Male, l'organizzazione dei corpi volontari operata da Giacomo Marchetti, la lotta della Deputazione trentina alla Costituente di Francoforte e di Vienna, l'attività del Comitato Patria dei Circoli di Trento- e Rovereto e quella dei profughi politici nel Lombardo Veneto e dei nostri poeti e pensatori: Prati, Rosmini, Gazzolctti, Modena.
Uno spazio della Mostra è anche riservato all'insurrezione delle provincie confinanti e alla rivoluzione di Vienna che diede l'avvio a quella italiana con interessanti comunicati e proclami di parte austriaca che si riferiscono al Trentino.
Hanno dato il loro apporto olla Mostra la Sovraintendenza olle Belle Arti, che ha allestito la cornice murale di cui sopra dicemmo, la famiglia Pedrotti, il conte Aldo Alberti Poia, la baronessa Teodora Salvador!, fornendo tutti gentili prestiti di preziosi cimeli, manoscritti e documenti e infine l'Archivio di Stato concedendo in visione gli interessanti rapporti della polizia austriaca sugli avvenimenti del marzo 1848 sui rivoluzionari Trentini e sulla opinione pubblica trentina che non cessò di dimostrare il suo più chiaro sentimento nazionale.
Sembrerà un pò strano rilevare come il Tricolore portato a Trento dalle truppe liberatrici il 3 novembre 1918 sia stato collocato fra i cimeli di questa mostra. E tuttavia questa bandiera ha un profondo significato: il simbolo del risorgimento italiano contro gli ultimi resti della oppressione nemica unisce idealmente i primi moti e le prime aspirazioni di libertà del lontano '48 con la grande epopea nazionale di rinascita compiutasi nella fatidica data del 3 novembre 1918.
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TRIESTE. '- Le celebrazioni per il centenario del 1848. Il Comitato di Trieste dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, sia per accogliere l'invito del Commissario Straordinario e del Ministro della Pubblica Istruzione, sia interpretando il sentimento della cittadinanza triestina, nell'ultimo scorcio del 1947 invitò il Presidente di Zona Prof. Dott. Gino Palutan ad assumere la presidenza del costituendo Comitato cittadino, perchè anche a Trieste il centenario del '48 fosse degnamente celebrato.
II Presidente accettò di buon grado e con ammirevole alacrità invitò tutto le Autorità locali e gli Enti economici, e, in un secondo tempo, privati cittadini ad unirsi in Comitato che, da cittadino, divenne giuliano e per l'adesione di Gorizia e per l'impegno di Trieste di ricordare tutti gli avvenimenti ed i contributi dell'Istria e possibilmente della Dalmazia*
Si costituì poi un Comitato esecutivo, presieduto dal Prof. Piero Sticotti, Presidente del locale Comitato dell'Istituto per la Storia del Risorgimento, composto dai rappresentanti dell'Autorità, dell'Università, della Giunta d'Intesa, degli Enti economici, del Circolo della Cultura e delle Arti, della Società di Minerva, dell'Unione Insegnanti Medi, della Stampa, dell'Associazione Studentesca. Il Sindaco dì Gorizia inviò pare il suo rappresentante.