Rassegna storica del Risorgimento
TORELLI LUIGI
anno
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1949
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pagina
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9
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Rileggendo i Pensieri suWItalia di un Anonimo lombardo 9
è soltanto uno dei mezzi, indispensabile al, ma insufficiente se isolato.1) I tre regni italiani potranno mettere in campo un esercito quasi pari a quello austriaco (il Torelli diminuisce a 184.000 i 200.000 del Balbo), ma animato da un sentimento che esalta l'anima di ogni combattente 2) e in grado di essere notevolmente accresciuto da nuove reclute mentre quello del nemico può scemare di numero, mai aumentare. Ma vorranno i principi italiani, legati da parentela agli Asburgo, cimentarsi all'impresa? Li trascinerà quell'opinione pubblica di cui si parlava, alla quale a non potrebbero cosi di leggieri sottrarsi.3)
Quanto all'attuazione pratica del piano, il Torelli non ritiene necessaria una preliminare intesa tra i tre sovrani; l'accordo sardo-toscano costringerà, sotto la pressione interna, il re di Napoli ad aderire. Poi <c l'occasione d'una rottura coB'Austria è presto trovata, ed ogni pretesto è buono ;.*) basta star bene accorti e, a da qualunque parte venga il primo assalto, importa anzitutto che i principi italiani non si lascino sorprendere alla spicciolata, 5) in modo da non perdere la prima battaglia. Poiché l'Austria si regge sulla fama della sua forza, il suo interesse sta nel trionfare completamente al primo scontro; se non vi riesce, la sua dominazione in Italia è finita, e l'ora dell'indipendenza italiana non sarà molto lontana Non è da trascurare, però, anche l'ipotesi di un rovescio militare. L'Austria trionfante sul campo di battaglia potrà imporre tributi e devastare rubando, ma non appropriarsi il più meschino vii-1 laggio del Piemonte, né minacciare di voler cambiare la dinastia di nessuno degli stati italiani.7) Se, quindi, i principi partecipi all'impresa non guadagneranno, non perderanno neppure rispetto allo stata quo ante, mentre lo straniero dovrà fare i conti colla reazione morale dei popoli. Suscitato una volta lo spirito nazionale... l'Italia potrà soccombere nel primo tentativo, ma dopo mille patimenti e sacrifici d'ogni genere, dovrà pure trionfare! . 8) Con questa sicurezza della vittoria finale il Torelli termina la seconda parte del suo volume, non senza prima indicare due mezzi, essenziali ad indirizzare gli Italiani alla meta prefissa: la compilazione di un giornale nazionale italiano e la formazione di una banca nazionale italiana. H primo dovrebbe essere una Cronaca d'Italia obiettiva, che denunciando e facendo conoscere a tutti le soper-cbierie in uso presso i governi assoluti della penisola, 9) affratellerebbe nel dolore gli Italiani, Esclusi dalla redazione i mazziniani, non per antipatia personale, ma perchè le loro idee repubblicane contrastano con un piano che si fonda sull'aiuto dei prìncipi, il giornale avrebbe Ubero accesso in Toscana e in Piemonte, ed anche l'Austria non potrebbe accanirsi contro chi non registra che fatti. Quanto a Napoli, poiché non è su quel regno, dove sarebbe piacevole ce veder per sempre cacciata dal trono quella mala razza borbonica,10) che si fondano le maggiori speranze, poco male sarebbe se la cronaca non vi potesse circolare. Il giornale dovrebbe, però, non essere solo negativo, ma
J) Pensieri sull'Italia, p. 109.
2) Pensieri sull'Italia, p. 115.
3) Pensieri sull'Italia, p. 118.
4) Pensieri suWItalia, p. 120.
5) Pensieri suWItalia, p. 120.
6) Pensieri suWItalia, p. 121. 1) Pensieri suWItalia, p. 122. 8) Pensieri suWItalia, p. 124. ?J Pensieri sull'Italia, p. 127.
io) pensieri suWItalia, p. 129.