Rassegna storica del Risorgimento
TORELLI LUIGI
anno
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1949
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Emilia Morèlli
citate anche i provvedimenti buoni emanati dai sovrani italiani* astenendosi, invece, da quelli che possono sembrar tali, ma provenienti dall'Austria. L'oppressione stranièra potrà esser più, o meno grande, ma sarà sempre ingiusta e non mai sopportabile .x)
Quanto alla banca nazionale essa avrà il duplice scopo di raccogliere i mezzi pecuniari e di farsi insieme interprete della pubblica opinione, e sarà utile specialmente sotto questo secondo aspetto., perchè darà la prova tangibile dell'esistenza d'un piano determinato, riconosciuto come il più proprio ed acconcio all'acquisto della indipendenza.2) Perciò, pur tenuti di necessità segreti i nomi degli offerenti e posta la propria sede a Parigi o a Londra, dovrà dare rendiconti annuali e impegnarsi a non consegnare i suoi fondi se non a <c quel governo legalmente riconosciuto in Italia, che prima darà opera al riacquisto dell'indipendenza italiana, e quando sia già tanto innanzi nell'impresa da non poter più retrocedere.3) Nessun sussidio agli esuli da parte della banca.
Alla tendenza che spera di trovare nell'appoggiarsi alla Francia, la forza necessaria a vincere l'Austria, il Torelli è nettamente contrario, sia nel caso specifico, perchè te troppo amaro sarebbe il rammentare tutte le umiliazioni che vennero all'Italia da quella potenza,4) sia in linea generale: perchè un popolo sia grande e forte, perchè tale si mantenga, conviene che risorga da sé, e solo a sé basti: allora potrà chiamarsi veramente Ubero e conservare quanto abbia conquistato. s)
Quasi per iniziare la Cronaca d'Italia. l'autore chiude il suo scritto con una terza parte documentaria sul governo austriaco nel LombardoVeneto. Le osservazioni già fatte sull'Austria non risultano perciò arbitrarie, ma sicure e dettate da un'esperienza di prima mano.
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Quale fu nella letteratura modera ta la parte originale del pensiero di Luigi Torelli ? Nel Tommaseo troviamo accennata l'idea delle due città, sede del governo l'ima, l'altra del parlamento,6) ma non possiamo affermare che il Nostro abbia conosciuto gli Opuscoli inediti di'Gerolamo Savonarola,
Un confronto col Primato non ci pare soverchiamente utile, in quanto non potremmo trovarvi se non una uguaglianza d'impostazione teorica. Sostanziale, invece, quello dei Pensieri con le Speranze di Cesare Balbo. Fin dagli inizi del suo lavoro il Torelli dichiara di essere ce promulgatore delle opinioni altrui, cosa della quale è lieto perchè accreditati sono gli autori, che primi le hanno sviluppate, il Gioberti e il Balbo.7) Le sue parole vanno, però, considerate in senso assai ristretto perchè si riferiscono solo all'atteggiamento anticospiratorio dei due capi della scuola moderata, come il Torèlli stesso accenna nel 1845 e spiegherà poi meglio nel 1853 : Io era ben lontano dal dividere tutte le opinioni dei due scrittori intorno al modo di liberare l'Italia dalla dominazione
1) Pensieri sull'Italia, pp. 132-133.
2) Pensieri sull'Italia, p. 135. 8) Pensieri sull'Italia, p. 137. 4) Pensieri sull'Italia, p. 141. s) Pensieri sull'Italia, p. 140.
6) N. TOMMASEO, Dell'Italia libri cinque, a cura di C. Balsamo-Crivelli; Torino, UTET, 1926, voi. H, p. 230.
7) Pensieri sull'Italia, p. 34.