Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; LEGA ITALIANA
anno <1917>   pagina <732>
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Paladino
mettere in. dubbio, avendo il Granduca chiesto l'aiuto napoletano, il Ludolf si affrettò a disporre le cose in modo che, appena esso giun­gesse, si potessero prendere le misure necessarie perchè le operazioni di transito si svolgessero con la maggiore regolarità possibile.l Chiese pertanto di sapere di quali armi verrebbe composto il corpo di spedi­zione, se di fanteria, cavalleria o artiglieria. a Senonchè, quando il governo toscano ebbe dato il suo consenso, e da Napoli furon giunte le notizie desiderate, il papa oppose il suo diniego al passaggio delle truppe napoletane attraverso i proprli territori!..
Che cosa era accaduto? Il governo della Santa Sede, ritenendo che le truppe fossero dirette in Toscana, aveva in un primo momento risposto affermativamente alla richiesta del Cariati; 8 ma, quando apprese che per ragioni militari imprescindibili lo Stato Maggiore Na­poletano intendeva di stabilire delle basi di operazione in Ancona e in Ferrara, e di far passare le truppe direttamente dagli Stati della Chiesa in Lombardia, temendo di una possibile occupazione militare nelle Marche, fece osservare che la Corte di Roma non avrebbe po­tuto aderirvi senza compromettere la sua politica di legMiina difesa. Il Ludolf tentò di rimuovere l'AntonelIi dall'atteggiamento assunto, facendogli presenti i gravi motivi, per cui le autorità napoletane prefe­rivano adottare un piano strategico piuttosto che un altro, e sforzan­dosi di fargli intendere che la neutralità armata del governo pontificio potevasi mutare in uno stato di guerra vero e proprio, quando le truppe, inviate verso il Po, sconfinassero per entrare in Lombardia, malgrado gli ordini ricevuti. * Ma tutto fu inutile ; sicché il governo napoletano venne a trovarsi in UT**- posizione quanto mai difficile. Re Ferdinando non poteva muovere passo senza destare invidie, sospetti, timori. Carlo Alberto, che desiderava l'aiuto delle truppe, non voleva che in un congresso di diplomatici delle varie potenze si stabilissero pre­ventivamente gli obblighi e i diritti di ciascun alleato. 11 papa, che al Congresso aveva aderito, si opponeva al passaggio delle truppe già
i Ludolf a Cariati, 28 marzo 1848. (Fascio 4185).
2 Ludolf a Cariati (Ivi).
8 Copia di noia del card. Antonolli al Iiadolf, 3 aprile 1848. (Fascio 4187).
* Ludolf a Dragonetti, 13 e 18 aprilo 1848 (Ivi). L'AntoneBi insisteva tanto snij rifiuto M * stanziare le truppe in Ancona e In Ferrara per un tempo pia lungo di quello strottawnfo nocp8Sh,mr ti passaggio puro e semplioe, quanto su quello di farle passare direttamente dalla Romagna in Lombardia. Subordi­nava Insomma le ragioni militati a quelle politiche, e ammetteva soltanto ohe i soldati di ro Ferdinando passassero per il territorio pontificio senza fermarvisi, o ehe andassero in Toscana e non altrove.