Rassegna storica del Risorgimento
TORELLI LUIGI
anno
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1949
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pagina
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25
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Rileggendo i Pensieri suW'Italia di un Anonimo lombardo 25
che non ammette rimedio o palliativo, finché dura la cansa, e questa è la falsa posi-sione di essere Papa e prìncipe temporale ad un tempo , *) Le conclusioni del Torelli sono esatte, anche se vi è arrivato per giustificare la sua presa di posizione antitemporale, per dimostrare che rimarrà sempre impossibile a qualsiasi Papa l'operare una riforma liberale. 2)
Nel commentare il proprio testo l'autore si sofferma sulla dolorosa profezia dèlia situazione italiana all'indomani di un eventuale rovescio militare. Il quadro del 1845 era divenuto una realtà, ma pure restava sempre viva quella speranza che aveva per-' vaso di sé le ultime pagine dei Pensieri: il giornale nazionale e la banca non hanno più alcun valore per il Torelli ora che in Piemonte la stampa è libera e quello Stato appare come la bandiera attorno alla quale si stringono gli Italiani.
L'ammissione del suo errore nei riguardi della Francia, che non aveva creduto potesse intervenire a proteggere il Papa, gli consente, alla fine della seconda edizione dei Pensieri, di risalire ad un principio generale: una nazione che vuole la propria indipendenza, deve confidare anzitutto in se stessa, e nelle altre, solo quando è combinabile l'aiuto che si richiede colTinteresse di colui al quale vien chiesto .3) Corretta allume della esperienza recente la troppo ottimistica valutazione delle possibilità nazionali il Torelli si pone decisamente .sulla strada che porterà a Plombières. Il problema sentito come prevalentemente interno italiano nel 1845, si è fatto anche per lui, otto anni dopo, un problema europeo. Come, del resto, era apparso ai più. della scuola moderata, per i quali Veuropeismo costituiva uno dei motivi centrali delle loro costruzioni.
EJITXJA MORELLI
!) Pensieri sull'Italia, ed. 1853, pp. 156-157. à) Pensieri sull'Italia, ed. 1853, p. 158. 3) Pensieri sull'Italia, ed. 1853, p, 201.