Rassegna storica del Risorgimento

REPUBBLICA ROMANA (1849) ; MOSTRE
anno <1949>   pagina <27>
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La Mostra storica della Repubblica Romana del 1849 27
furibondi, unica speranza che resta all'Italia è il Piemonte, a con un Re franco e leale e un Governo di onestà gente, i)
H materiale esposto nella Mostra proviene quasi esclusivamente da Enti pubblici della capitale e precisamente dal Museo Centrale del Risorgimento (al quale appar­tiene la maggior parte dei manoscritti, delle stampe e dei cimeli), dall'Archivio di Stato m Roma, dall'Archivio Capitolino, dalla Biblioteca di Storia Moderna e Contempora­nea, dalla Biblioteca Casanatense, dal Museo Napoleonico, dal Museo Storico del Genio, dalla Gallerìa Nazionale di Arte Moderna e dal Museo di Roma.
Nella disposizione si è seguito un criterio cronologico e logico insieme. Presso l'ingresso sono raccolte stampe, manifesti, autografie cimeli riferentisi al periodo rifor­matore e costituzionale del Pontificato di Pio IX, alla istituzione della Consulta di Stato, della Guardia Civica, alla concessione della Costituzione del 14 marzo, ai mini­steri Recchi, Mamiani e Fabbri. Al piano superiore una prima sala accoglie i documenti riguardanti la Guardia Civica, la guerra contro l'Austria, il crollo dell'esperimento costituzionale, il predominio del Circolo Popolare, l'assassinio del Rossi, la fuga del Papa. La mostra si svolge quindi lungo una galleria fiancheggiata da vetrine che ricor­dano con ritratti, manoscritti e cimeli l'opera del Comitato Esecutivo, del Triumvirato, dell'Assemblea Costituente e del Municipio di Roma. Di fronte alla esedra che accoglie i busti dei triumviri si aprono due salette dedicate a Giuseppe Mazzini: in una vetrina è conservata la maschera di lui, mentre lungo le pareti si allineano le lettere da lui scritte nel '49 e appartenenti alla Collezione mazziniana. La galleria termina con una sala che accoglie ricordi dell'assedio e della caduta di Roma repubblicana; in una vetrina sono esposti i registri degli ospedali romani: tra i difensori in essi ricoverati sono indicati Mameli, Bbrìo, Induno, Bargoni e Ghiglione. Una saletta accoglie cimeli e ritratti di Garibaldi e degli uomini che furono a lui vicini e combatterono con lui, oltre ad una ricca serie di autografi garibaldini. In un ultimo salone poi intorno ad un plastico raffigurante il Gianicolo quale era il 30 giugno 1849, sono esposti giornali romani del 1849 (oltre ai più noti, Il Positivo, celi Cassandrino, Il Cassandrino Repubblicano, i Misteri di Roma, ((La Guardia Nazionale Italiana), giornali mazziniani, autografi, incisioni riguardanti l'assedio, caricature del Don Pirlone e della Grande Riunione.
Numerosi sono alla mostra gli autografi e tali da richiamare l'interesse dello stu­dioso, molti gli inediti. Tra l'altro: molte carte riguardanti i Circoli romani del 1848, provenienti dall'Archivio storico del Ministero degli Esteri; tre lettere inedite del Maz­zini del giugno 1849, conservate nell'Archivio Capitolino; dallo stesso Archivio pro­viene un autografo di Cesare Agostini che, in data 26 aprile 1849, propone che il primo atto della Municipalità romana sia dichiarare che si fa interprete della volontà del. popolo aderendo alle generose risoluzioni dei poteri costituiti per la difesa dell'onore e della libertà del popolo. Dell'Archivio di Stato è la lettera di ringraziamento di Aure­lio Saffi alla Commissione elettorale del HI Reggimento Leggeri di Cesena che lo ha posto nella Usta dei candidati per le elezioni alla Costituente.
Tra gli autografi del Museo Centrale del Risorgimento è una lettera di Maria Manara che implora il figlio porche non dia ai suoi nuovi dolori e abbandoni un'impresa fallita, tre lettere di Giulia Modena alla madre di Mozzini ( Roma è magnifica e decisa a resistere. Se si cadrà sarà con una gloria eterna), una pagina autobiografica di
J) Lettere di illustri italiani a V. Gioberti, Roma, 1937, pp. 71, 69 e 73*