Rassegna storica del Risorgimento

NAPOLEONE I ; TOSCANA
anno <1949>   pagina <33>
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Per il temuto sbarco di Napoleone nel 1815, ecc. 33
si desse il caso di qualche tentativo in questa parte di Laterale, cosa che non credo, essendo informato che questa flottiglia possa avere fatto la sua rotta verso Antibo; ma ciò non ostante ho dato gli ordini occorrenti lungo il Littorale, non meno che per la sorveglianza nell'interno di questa città.
Per tale effetto ho dovuto aumentare un Caporale e tre Comuni del Corpo de' Caccia­tori per armare la Porla a Mare e per mandare quattro Veterani sulla Costa.
Di tanto ho l'onore di prevenire V. S. Ill.ma, nell'atto che sono, ecc.
Pisa.. 3 Marzo 1815.
Continuando Io scambio d'informazioni, il presidente del Buon Governo, Aurelio Puccini, il 4 marzo ringraziava il governatore di Pisa d'avergli comunicato copia del proclama con cui il Lapi aveva annunziato il 28 febbraio ai suoi concittadini la partenza di Napoleone: copia che, ad ogni buon effetto, aveva passato a S. E. il segretario di Stato. E il giorno 6 lo Spannocchi, fedele alla promessa di portare a cono­scenza del Viviani gli ulteriori avvenimenti, gli trasmetteva copia della lettera scritta dal ministro degli affari esteri del re di Sardegna al console Cesare Spagnolini a Livorno. Staremo ora a vedere, egli aggiungeva, il resultato di questa spedizione.
Ecco nella sua integrità questa lettera:
Le do parte delle notizie ricevute il dì 2 da Nizza, con cui mi si fa sapere che vera" mente è sbarcato Napoleone in Provenza, 1) e che si trovava a Grasse, avendo mancato un colpo per sorprendere Antibo.
Sua Maestà ha fatto prendere le opportune misure su quella linea di frontiera, onde opporsi a qualunque tentativo di Napoleone.
Genova li 4 Marzo 1815. Firmato: Il Conte di Vallesa
Grato della premura nel comunicare l'importante documento, il Viviani lo stesso giorno ringraziò lo Spannocchi, tanto più che poteva tranquillare anche quegli abitanti sulla direzione presa dal Bonaparte. Era sicuro che darebbe <c tutti quelli ulteriori riscontai che sa tale avvenimento potessero pervenirgli, all'oggetto di regolarsi nelle misure che le circostanze consigliassero di adottare.
Inoltre il 7 marzo pervenne al Viviana (e suppongo pure al governatore di Livorno) il seguente dispaccio della Segreteria toscana di Guerra:
Essendosi dileguato qualunque timore che poteva inspirare alle nostre coste l'im­provviso imbarco di Napoleone con la sua truppa ed il di lui allontanamento dall'Isola dell'Elba, crede il R. Governo che le prudenziali misure prese da V. E. sul detto avviso, onde tenere in vigore la necessaria vigilanza su codesto adiacente littorale sieno oramai inutili, e che possa il tutto rientrare nel consueto sistema.
Ciò per norma di lai e del comandante interino della piazza di Pisa.
Persistè tuttavia frequente, animato il carteggio informativo specie fra il Viviani, lo Spannocchi e il presidente del Buon Governo. Questi 1*11 marzo scrisse riservata­mente al Viviani aver saputo che nella sera del giorno 8 erano passato da Pisa due persone provenienti dall'Elba, dirette a Lacca a Paolina Bonaparte, con la quale si apponeva avessero avuto lunga conversazione; e che erano poi ripartite per la stessa
i>) il 1 marzo a Cannes nel golfo di Jouan.