Rassegna storica del Risorgimento
TORINO ; CONGRESSI DEGLI SCIENZIATI
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1949
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Giovanni Marra
persuade que nous n'aurons pas la guerre; toutcs les puisances la craignent et elles en ani raison; et qui pourrait jnmais dcviner les consequences a"un coup de canon imprudemment lance? Nous sommes sur un volcan. Il n'y a que la Russie, qui, derrière le rempart de ses frimates, joue tout-à-toui. Mais VRistoire est là pour nous apprendrc que tous ces colosses Tàrtars depuis Gengiskanjusque au successeur de Tamerlanfont trembler le monde un jour et disparaissent l'autre.
Vaici une longue lettre; et je h'avait pris. la piume que pour Cécrire un mot!; mais l'amine entrarne et me fail memo oublier un chiragre qui me tourment depuis qudque jour et qui te rendra ma lettre presque Ulisible, mais habitué aux hiérogliphes égyptiens tu scaurais la déciffrer. Je Cattend à diner Dimanche, car vos Vendanges seront finies, d'ailleurs on ne trovatile pas de feto. Je Sembrasse d'amine
ton devono ami Bertalazon
P.S. Ly Espagne est toute dessus dessous. Cest vraiment la Franco en 1792. Indirizzo sul retro :
À Monsieur Monsieur B" Drovetti Chevàlier-de plusieur ordres
à la campagne de Barbanià
L'introduzione palesa all'evidenza come l'avvocato Giuseppe Bertalazzone sia uno dei numerosi amici di Bernardino Drovetti, e fra i più intimi ed i più vecchi : si invocano qui, con gran finezza di sentimento e particolare insistenza, amichevoli rapporti basati su comunanze spirituali e su attaccamento reciproco da quasi mezzo secolo; onde si deduce che l'amicizia fra i due personaggi rìsale alla loro fanciullezza (Drovetti era allora sui 65 anni). Giuseppe Bertalazzone lusinghieramente caratterizzato da Angelo Broflerio, come si è visto entra cosi nel novero di tanti altri valentuomini italiani fra cui Carlo Botta, Alberto Nota, Giuseppe Filippo Baruffi, Pietro Giordani, Ludovico Anselmi, S. Bianco di Barbanià, Luigi Bossi, Cesare Balbo, Carlo Marochetti, Giulio Corderò di San Quintino, Silvio Pellico, Michele Benso di Cavour (il padre dell'artefice dell'unità d'Italia), Giovanni Francesco Bignon, Federico Sclopis, Cesare Bene vello, Cesare di Saiuzzo, Giovanni Battista Balbis, Luigi Canina, Carlo Vidua, Gino Capponi, Ippolito Rosellini i quali tutti intrattennero relazioni cordialmente amichevoli col Drovetti, come già rivela a semplice spoglio del suo Corpo epistolare. Da questo risulta, altresì, che molte di tali amicizie sono state ben durevoli e a lui di largo conforto nell'aspra vecchiaia: compenso alla scarsa corrispondenza familiare.
Ma, se l'amicizia di tante note personalità fra cui parecchie eminenti in vari campi, ed anche nella storia del nostro Risorgimento 1) conferisce singolare rilievo alla figura del Drovetti, non è raen vero che a ciascuna di esse torna anche di particolare lustro l'aver coltivato relazioni di cordialità con un tale uomo.
0 G MARRO, Il movimento civile e scientifico degli Italiani nella prima metà del-V800 dall'Archivio inedito di B. Drovetti (Atti del Congresso di Bologna del R. Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, 1939).