Rassegna storica del Risorgimento
TERAMO ; TRIPOTI LUIGI ; GARIBALDINI
anno
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1949
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pagina
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Giovanni Prati
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Di codesta elezione del Prati, la quale ha una importanza storica, non fa possibile trovare altre notizie, né all'Archivio comunale di Penne, ne in quello della Camera dei deputati, oltre le poche avanti citate.
Quando Prati mori, la provincia di Teramo partecipò al doloro nazionale, ricordando che il Poeta della Libertà era stato eletto deputato in un collegio di Abruzzo, ed il più autorevole giornale abruzzese della regione rivendicò guai titolo d*onore dei Collegio di Penne Pavere questo mandato alla Camera il cantore popolare delle libertà, italiche, più letterato che politico, prevedendo che l'avvenire non avrebbe ricordato il deputato di Penne e il senatore del Regno, bensì il poeta dell'amore e del patriottismo.
H libro d'oro di Prati, auspicato da Carducci, non è stato ancora scritto, e, quando sarà scritto, non dovrà mancare la pagina che ricordi la gratitudine patriottica dell'Abruzzo. Il popolo abruzzese già la espresse, del resto, eleggendo il Prati, poeta della Patria, deputato al Parlamento.
Il Municipio di Penne deliberò di dare il nome di Prati ad una strada della città e l'apposizione nel civico palazzo di una lapide commemorativa, sulla quale si legge questa epigrafe:
A
GIOVANNI PRATI
DEPUTATO
DEL COLLEGIO ELETTOBALE
DI PENNE
NELLA Vm LEGISLATURA
BICORDO DI AFFETTO
DEI CITTADINI
I GIUGNO MDCCCLXXXIV
Ai funerali di Prati celebrati in Roma il deputato Giuseppe De Riseis, l'eletto di Città Sant'Angelo, collegio politico limitrofo a quello di Penne, resse, fra altre personalità, uno dei cordoni del carro funebre.
Un deputato di Teramo, milite costante della Sinistra democratica, l'on. Giuseppe CerniliIrelli, commemorò alla Camera Prati deputato. Egli disse: ce Come uno dei rappresentanti della Provincia di Teramo, a coi appartenne già il Collegio elettorale di Penne, che, unico in Italia, mandò per proprio deputato a quest'Assemblea, nella VIII Legislatura, il grande Poeta di cui udimmo teste tessere le lodi dall'onorevole nostro Presidente e dal collega Giovagnoli, io mi credo in dovere di interpretare ed esprimere il voto di desiderio e di rimpianto che gli antichi elettori dell'eccelso patriota formeranno certamente all'annunzio della sua precoce perdita,.
La città di Penne, non ultima certo tra le città italiane nella storia dell'epopea nazionale, per il lungo martirologio dei suoi figli, ascriverà sempre a suo gran vanto ed onore l'avere nei primi aMni del nostro Risorgimento designato a suo rappresentante nel Parlamento italiano l'illustre esule trentino.
Quanta larghezza e squisitezza di concetto politico in questo fatto!
10 mi limito a ricordarlo in quest'aula, e rivendico ben volentieri a vantaggio del collegio e della città di Penne la gloria di averlo compiuto!.
11 Presidente della Camera e il deputato Giovagnoli, commemorando Prati, avevano taciuto l'elezione politica di lui nella Vili Legislatura. Né nulla dissero di