Rassegna storica del Risorgimento

TERAMO ; TRIPOTI LUIGI ; GARIBALDINI
anno <1949>   pagina <72>
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72 Libri e periodici
dell'accoglienza e dell'ospitalità offerta ai partecipanti, tra i quali Tina piccola rappre­sentanza straniera, affidata a tre studiosi ungheresi, Istvan Markus, Lajos Pastzor, Tiberio Ivardos.
Il carattere d'internazion alita che quella piccola rappresentanza ha contribuito a dare alla riunione palermitana è stato ribadito ed accresciuto dal più ricco e signifi­cativo intervento di stranieri al XXVII Congresso nazionale del nostro Istituto. Non più soltanto la volenterosa pattuglia ungheresi*, ma, con questa, studiosi inglesi come Roger Hinks, francesi come Henri Bédarida, Jean Baptistc Duroselle, Marcel Reinhard. Charles Pouthas, Ferdinand Boyer, Georges Bourgin, Jacques Madaule, Ernest La-brousse. Il carattere d'internazionalità di questa riunione, oltre a rispondere alla impo­stazione che era sembrata opportuna al Commissario straordinario dell'Istituto e al Presidente del Comitato milanese, scn. Alessandro Casati, rientra nelle consuetudini sempre osservate per i Congressi del nostro Istituto, ai quali non sono mai mancati rappresentanti di enti culturali stranieri. Nelle stesse consuetudini e nelle aspirazioni degli studiosi seri d'ogni paese per i congressi del tempo nostro rientra anche la impo­stazione dei lavori su un unico tema centrale.
Vero e proprio carattere internazionale ha assunto poi il Congresso di Parigi (al Convegno di Perugia fu anche presente, infaticabile e simpatico ospite, Georges Bour­gin), al quale si riferiscono i due volumi qui ricordati.
Fin dalla piccola riunione del Comité international des Sciences bistoriques, tenuta a Royaumont il 3-5 giugno 1947, il rappresentante della Francia, prof. Robert Fawticr (alla cui opera preziosa di ideatore e di organizzatore risale per gran parte il merito della felice riuscita della riunione parigina e a lui la piccola delegazione italiana deve particolare gratitudine per la affettuosa e sorridente acco­glienza e per la gentilezza squisita dell'ospitalità) aveva formulato la proposta di un Congresso internazionale di scienze storiche da tenere a Parigi nel 1948. Respinta tale idea dalla maggioranza, i rappresentanti francesi non si dettero per vinti e, approfit­tando della ricorrenza centenaria, fusero insieme gli sforzi dei loro istituti storici per organizzare una riunione che ha assunto notevolissima importanza. Non che siano mancate anche qui difetto comune a tutti i Congressi troppe comunicazioni qualche volta interessanti da un punto di vista assai ristretto. Ma il fatto che queste fossero prevalentemente relegate in una determinata sottosezione di una delle grandi partizioni del Congresso (Section II B, Histoire politique locale) ha consentito agli intervenuti di dedicare la propria attenzione a quello che si discuteva nelle sezioni più. propriamente significative, la I, Sources et méthode, la II, Histoire politique, la III, Pro-blèmes économiques et sociaux. A buon diritto il Fawticr può concludere la sua intro­duzione al volume degli Atti: ce Cette réuniou d'historiens de tendances aussi diverse, communiant dans le eulte de la seulc vérité historique n'est pas le souvenir moins encourageant de ces journécs parisiennes de mars-avril 1948 durante le quali si potè assistere dans les teuips troublés qui sont nutre apanagc allo spettacolo confortante, della ricerca della verità da parte degli uomini bonae voluntatis dans cette paix à laquellc UH ont droit .
Due sedute plenarie hanno aperto, il 30 marzo, e chiuso, il 4 aprile, i lavori. La prima è stata occupata da un'interessante e molto commentala comunicazione del gio­vane professore Charles MornzC, il quale, geniale allievo di Lucien Febvrc, riprendendo un tema a lui caro e già trattato nei suoi Twin essala sur histoire et culture, ha esposto con molto entusiasmo presunti nuovi indirizzi storiografici. Gli archivisti presenti non gli furono certo grati di quanto il Morazfi disse dello fonti storiche; e non tutti i congressisti ritennero opportuno di seguirlo nella sua riduzione della storia a psicologia e nella Bua esaltazione delle classificazioni statistiche. Agli Italiani, particolarmente, le tesi del Morazc esposte con grande colore e notevole abilità dialettica, sono sembrate meno giovani di quanto non potesse parere ad altri con quel loro riecheggiare posizioni dell'indirizzo cconomico-gjuridico. Ad ogni modo, questa comunicazione su Les méthodes