Rassegna storica del Risorgimento

TERAMO ; TRIPOTI LUIGI ; GARIBALDINI
anno <1949>   pagina <74>
immagine non disponibile

74 Libri e periodici
svolto sotto la bandiera di una ideale solidarietà europea. Si può dire che il carattere di quella riunione sia significativamente riassunto nella comunicazione di quel nobilis­simo maestro che è Piene Renouvin, il quale, nel suo esame dell'idea di Stati Uniti d'Europa nel 1848, mal nascondeva la sua ansia di europeo dei giorni nostri per una unione di tutte le forze vive del vecchio continente, centro e propulsore della civiltà mondiale. A. M. G.
GIOVANNI SPADOLINI, II *48 - Realtà e leggenda di una rivoluzione; Firenze, L'Arco, 1948, in 16o, pp."l58. L. 380.
Questa sintesi di Giovanni Spadolini, singolare per ricchezza d'informazione e maturità di pensiero, va posta accanto al Pensiero e azione del Risorgimento del Salvatorelli come un'opera notevole di interpretazione del Risorgimento, di cui il*48 è indicato soltanto come data-chiave in valore emblematico.
E inteso che queste opere di sintesi presuppongono sempre tutto un vasto lavoro di indagini, di studi analitici, di ricerche minuziose e di quadri per singoli settori; e come il libro del Salvatorelli non sarebbe stato concepibile senza tutto il lavoro di revi­sione critica della storiografia risorgimentale svoltosi fino ad allora e culminato in alcune opere dell'Omodeo, cosi questo dello Spadolini presuppone il lavoro critico in cui tro­vano posto, a loro volta, le stesse opere dell'Omodeo e del Salvatorelli.
Lo Spadolini non deve illudersi quindi di aver lui solo per la prima volta intravisto il vero volto del Risorgimento, e tanto meno deve illudersi come pare faccia di aver scoperto un nuovo canone d'interpretazione storiografica attraverso quel sistema ch'egli chiama ce antinomico e che, a dire il vero, da un punto di vista metodologico non si sa bene in che consista. Secondo PA. l'antinomia sarebbe la contraddizione fra due leggi nell'applicazione a una realtà concreta . Ma qui l'adozione di un linguaggio improprio ha fatto credere allo Spadolini di avere scoperto a un metodo d'indagine della realtà storica : non sono le leggi che si contrastano nella storia, bensì le forze; e hi storia è sempre costituita dal contrasto tra forze diverse, in urto fra di esse. Non è lo Spadolini ad aver scoperto questa comune realtà, né la presunta scoperta dà luogo ad un nuovo metodo storiografico. La prova di ciò si ha nello stesso libro dello Spadolini che, pur ottimo com'è, può essere messo accanto ad altri lavori analoghi altrettanto egregi e dei quali questo rappresenta parziali conferme e parziali approfondimenti.
Fatta questa riserva e questa premessa, che però non incide affatto sulla sostanza dell'opera, bisogna esprimere nei confronti di questa il massimo compiacimento. Il lavoro dello Spadolini è una conferma che è ormai sconfitta del tutto, nella coscienza storiografica contemporanea, quella tendenza agiografica, mitologizzante, pressa-pochista e patriottarda che aveva rappresentato l'inizio della storiografia del Risorgi­mento ad opera dei suoi stessi protagonisti, che aveva trovato prosecutori nei primi cultori di u storia patria , e che può ancora annoverare alcuni epigoni, pur tra persone che godono di cariche e di notorietà.
La visione del Risorgimento che si può ricavare dal libro dello Spadolini, come da quello del Salvatorelli per esempio, e una visione assai pia complessa, in cui il dramma costituito dall'urto di forze diverse pur nell'ambito dello stesso movimento nazionale, e dall'urto di queste forze con quelle nettamente contrapposte, respinge recisamente l'oleografico idillio che spunta dalle stampe dell'800.
Come in ogni momento crociale della storia di un popolo così ricco dTistoria come quello italiano, cosi nel '48 in modo particolare si scontrano secondo ìct Spadolini tutte le forze che rappresentavano l'Italia vecchia e l'Italia nuova; ed io sottolineerei anzi come sia caratteristico di ciascuna di queste forze di avere nel proprio seno il vecchio e il nuovo, l'aspetto conservatore e quello rivoluzionario. Che è poi e in :cò concordo con- lo Spadolini -- l'aspetto saliente di rutto il '48 come rivoluzione nazionale borghese, e in genere di tatto il Risorgimento, del quale il "48 rappresenta un episodio'.